Assieme a produzione e riciclo diventano temi centrali per le politiche europee e nazionali
SIENA. “Ritengo maturi, anche in Italia, i tempi per l’avvio dell’esperienza delle Comunità Energetiche, un innovativo modello territoriale che prevede l’adesione a forme di autoproduzione, autoconsumo e scambio di energia, fra vari soggetti territoriali come enti locali, privati cittadini, imprese, società pubbliche partecipate”.
Lo ha detto Silvio Franceschelli, candidato del Partito Democratico al Collegio uninominale del Senato di Siena, Arezzo e Grosseto e proporzionale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, a margine del convegno sulla transizione energetica in corso a San Gusmè.
“Produzione, riciclo e comunità energetiche di fronte alla sempre più grave crisi energetica che stiamo vivendo, diventano temi centrali sui quali indirizzare le politiche nazionali ed europee. Ho ascoltato con molta attenzione le esperienze avendo, peraltro, ad un unico tavolo tutte le aziende partecipate della Toscana del sud” ha aggiunto Franceschelli.
“Quello delle comunità energetiche è un modello socioeconomico in grado di generare benefici ambientali, legati alla riduzione del consumo di energia proveniente da combustibili fossili, ma anche benefici economici, strettamente connessi alla riduzione dei costi di approvvigionamento, fino ai vantaggi a livello sociale, sostenuti dalla promozione di modelli di collaborazione, fondati sulla partecipazione, sulla coesione, ma anche sull’acquisizione di una maggiore consapevolezza”, ha concluso.