Lo spettacolo con e per la regia di Franco Branciaroli porta in scena l'eroe di Cervantes ed il suo scudiero racchiusi in una sola persona
POGGIBONSI. Un vero trattato sull’imitazione, in scena con “Don Chisciotte” da Miguel De Cervantes, oggi (26 gennaio) e domani (27 gennaio) alle 21,00 nella Sala Maggiore del Teatro Politeama di Poggibonsi.
Con e per la regia di Franco Branciaroli. L’attore milanese, interpreta entrambi i ruoli di Don Chisciotte e di Sancho Panza, imitando le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene, due grandi cavalieri della scena italiana. Produzione Teatro degli Incamminati.
L’appuntamento fa parte della nuova stagione congiunta di prosa e musica del Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa e del Teatro Politeama di Poggibonsi (Siena).
“Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, si prepara al nuovo spettacolo tratto dal testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voci di Gassman e Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del siglo de oro spagnolo.
“Li immagino nell’aldilà – spiega Branciaroli – mentre confessano che avrebbero sempre voluto mettere in scena il libro più d’avanguardia che ci sia, il Don Chisciotte. Li faccio parlare e così, accanto ai personaggi dell’Hidalgo e di Sancho, riprenderanno vita anche i loro dialoghi, i loro battibecchi, il loro immaginario”.
“Il procedimento – aggiunge Branciaroli – corrisponde a un nascondermi. L’ho già fatto con Finale di partita di Beckett dove ho adottato i toni del doppiatore italiano dell’ispettore Clouseau alias Peter Sellers. Come se escludessi i miei mezzi vocali. Ancora di più col Don Chisciotte evocante Gassman e Bene (o con Gassman e Bene che evocano il Cavaliere della Mancha e Sancio) in definitiva plasmo le voci degli altri, voci diventate mitiche, nobilmente manieristiche. La povera arte del teatro continua a pedalare a vuoto, il ricambio è costituito da fallimenti e non c’è spazio per un contropotere. Allora ho sentito la tentazione di portare in scena i potenti: vedetevela con loro, con Gassman e Bene. Non è proprio esclusivamente un omaggio: è anche, quindi, una specie di resa dei conti. Ossia, l’omaggio è ovvio, perché reputi alti coloro cui ti riferisci per mettere a segno la resa dei conti. Però è come se dicessi anche: bene, questi sono i miti che avete codificato, e io mi ci confronto, e questo produce anche l’idea teoretica di un Chisciotte che si trova nella condizione in cui mi trovo io, che deve parlare con/per voce altrui, che non vive una condizione romantica con slanci ideali ma subisce il destino d’un disgraziato alle prese con un mondo che non lo vuole, che non ha niente a che fare con lui. Il Cavaliere dalla triste figura impersona la deriva, l’ultima spiaggia cui viene costretto oggi il teatro. Rischiamo non più di vedere un’osteria come fosse un castello, ma di vedere un’osteria come fosse il teatro”.
Informazioni: telefono 0577983067, fax 0577992789, e-mail: info@politeama.info – web: www.politeama.info. Prezzo biglietti: I settore € 24, € 21 ridotto, II settore € 21 intero, € 18 ridotto.