Mps non si muove e il piano industriale si svincola a Siena
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SIENA. In data odierna si è svolto l’incontro tra la Regione Toscana, le RSU , le Rappresentanze Sindacali Nazionali e Provinciali Toscane FIM CISL e FIOM CGIL, rispetto alla richiesta avanzata alla stessa Regione ed in riferimento alla predisposizione del nuovo Piano Industriale 2013-2017 di Bassilichi S.P.A.. ed alle possibili ricadute sulle lavoratrici e lavoratori del Gruppo Bassilichi. Le preoccupazioni espresse all’Assessore Gianfranco Simoncini sono incentrate sulle criticità che stanno già emergendo nelle aziende del Gruppo Bassilichi (vedi Cassa Integrazione in KRENE e in Alfa Elettronica ) e nel suo indotto.
La pesante riorganizzazione del MPS che prevede, tra l’altro, l’esternalizzazione dei servizi di Back-Office non è ancora stata definita, ma è evidente che tale riorganizzazione potrà impattare nell’attuale organizzazione Bassilichi, di cui notoriamente è il principale cliente. Le scelte di MPS potranno infatti incidere con un effetto domino su tutte le realtà ed attività ad esso collegate, direttamente e indirettamente. In tale logica, Bassilichi ha predisposto il nuovo Piano Industriale che prevede una maggiore indipendenza ed autonomia, per non subire passivamente le scelte del MPS.
Il nuovo Piano Industriale tratteggiato ai Sindacati nell’incontro del 31 Ottobre u.s. indica una chiara strategia aperta al mercato con forte innovazione tecnologica da attuarsi attraverso consistenti investimenti. Per tale motivo l’Azienda Bassilichi aumenterà il proprio Capitale Sociale di 10 milioni di euro nella prima fase (al momento sono al vaglio due Fondi di Investimento). Su tali argomenti l’Azienda ha dato ampia pubblicità sugli organi di informazione.
All’Assessore sono state sottolineate dalla delegazione sindacale alcune difformità tra quanto pubblicato dall’azienda e quanto comunicato dalla stessa nell’incontro con i Sindacati.
Le OO.SS hanno espresso perplessità su quanto riportato dalla stampa, in particolare rispetto alla razionalizzazione dei siti, argomento non condiviso nell’incontro ufficiale.
La Regione Toscana avendo una visione più ampia del panorama vertenziale regionale e riconoscendo l’intersezione tra la vicenda del MPS e quelle delle molte aziende del territorio toscano, Bassilichi compresa, cercherà di essere elemento di garanzia a favore dell’occupazione su tutto il territorio.
L’Assessore Simoncini ha espresso una particolare attenzione all’ evoluzione del piano industriale Bassilichi, impegnandosi a sollecitare l’azienda ai chiarimenti necessari verso i sindacati.
L’azienda ipotizza grossi cambiamenti strutturali e strategici sul nuovo piano industriale presentato a grandi linee al Coordinamento Nazionale e alle RSU il 31 Ottobre u.s.
Dichiara il Coordinatore Nazionale della Fim di Bassilichi Spa Gian Luca Fè:
“L’incontro odierno con la Regione Toscana ha messo in luce come sulla vicenda Bassilichi ci sia la massima attenzione fino ai massimi livelli regionali. Abbiamo chiesto all’Assessore Simoncini di considerare l’azienda anche rispetto e molte attività dell’indotto che potrebbero loro malgrado subire l’effetto domino di scelte determinate da altri. Per quel che ci riguarda il confronto con l’azienda dovrà entrare nel vivo a partire dal prossimo incontro del 27 novembre p.v. nel quale verrà illustrato il Piano Industriale in cui vorremo conoscere nel dettaglio le previsioni strategiche, i dati economici e le nuove attività, affinché venga garantito che il progetto non abbia impatto negativo sui dipendenti.
La trasversalità delle attività svolte oggi in Bassilichi Spa rende impossibile isolare e tutelare un solo sito produttivo come se fosse autonomo rispetto agli altri, cadendo in logiche campanilistiche che risultano perdenti ed anche per questo motivo la Fim intende impegnarsi per salvaguardare l’occupazione su tutto il territorio nazionale e in tutte le sedi”.
Il Cordinamento Nazionale FIM CISL BASSILICHI