In programma la Deutsche Messe di Schubert e la Messa di Gloria di Puccini
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In programma pagine meno note di musicisti le cui produzioni l’Orchestra della Toscana ha ampiamente interpretato nei suoi trent’anni di vita artistica. È così che per l’appuntamento con il Concerto di Natale figurano le opere di musica sacra di Schubert, Deutsche Messe e di Puccini, la Messa a 4 per soli, coro e orchestra. La prima, con testo in lingua tedesca firmato dal poeta e fisico Johann Philipp Neumann, fu composta nel 1827 da Schubert, che alle quattro sezioni del coro accostò un organico che esclude gli archi e comprende solo strumenti a fiato. In questa Messa il compositore si discosta dall’ortodossia cattolica e abbraccia il “giuseppinismo”, la riforma religiosa voluta dall’Imperatore Giuseppe II per rafforzare il potere dell’Impero asburgico nei confronti del papato. La Messa di Puccini, scritta nel 1880 e arrivata alle stampe solo nel 1952, rivela in tutta la sua bellezza la personalità di Puccini, il creatore eccelso di molte tra le più avvincenti opere teatrali. Nota come “Messa di Gloria”, in realtà prevede tutte le cinque sezioni canoniche dell’ordinario della Messa latina: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus et Benedictus, Agnus Dei.
Giuliano Carella si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, in composizione al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova ed è diploma di merito dell’Accademia Chigiana di Siena, dove si è perfezionato sotto la guida di Franco Ferrara. È salito sul podio dei principali teatri e sale da concerto internazionali e dirige un repertorio molto vasto, che spazia da Giovanni Paisiello a Lorenzo Ferrero e comprende tutti i più importanti titoli del teatro musicale italiano. Ha inciso numerose integrali, tra le quali edizioni segnalate dalla critica come la versione autografa della Sonnambula (Premio Musica e dischi) e la versione critica di Ernani (Premio Diapason) per Nuova Era, L’ultimo giorno di Pompei di Giovanni Pacini (Le Timbre de Platine) per Dynamic, oltre ad una serie di recital registrati per Teldec ed Erato con la English Chamber Orchestra con Sumi Jo e Jennifer Larmore (Nomination Grammy Award 1999). Accanto al repertorio operistico è di particolare rilevanza anche l’attività sinfonica alla guida di prestigiose orchestre e in grandi sale da concerto come la Salle Pleyel di Parigi o il Concertgebouw di Amsterdam.
Leonardo Caimi (tenore) studia composizione e al tempo stesso si diploma in clarinetto presso il Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia e in canto lirico al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Nel 2002 vince il prestigioso Concorso Internazionale “Toti dal Monte” di Treviso aggiudicandosi la borsa di studio efacendo registrare, da allora, molte altre segnalazioni come finalista o nelle primissime posizioni in concorsi internazionali. Inizia la carriera interpretando opere di Rossini, di Puccini e di Verdi. Debutta al Teatro alla Scala con la Petite Messe solennelle di Rossini e la Messa di Gloria di Mascagni con la direzione di Bruno Casoni. Nel 2007 per il Festival di Salisburgo è Valerio nella prima esecuzione mondiale dell’opera Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, diretto da Riccardo Muti. La sua versatilità teatrale e vocale gli consente di affrontare con disinvoltura anche il repertorio operettistico.
Mirco Palazzi (basso) inizia con lo studio del pianoforte e poi si dedica al canto, diplomandosi al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, sotto la guida di Robleto Merolla. Ancora studente, risulta vincitore del 2° premio al Concorso “Ferruccio Tagliavini”. Debutta nel Don Giovanni in forma di concerto nel ruolo di protagonista, per la direzione di Isaac Karabtchevsky; nel 2001 la sua interpretazione in Jakobin di Dvořàk è premiata al Festival di Wexford. La sua brillante carriera lo vede protagonista sui palcoscenici dei principali teatri lirici italiani e in importanti festival e teatri europei. Il suo repertorio, che parte da Haendel e Mozart, comprende i titoli d’opera di Donizetti, di Bellini, di Verdi, e rivela un’evidente predilezione per i titoli rossiniani. La sua discografia comprende: Zelmira di Rossini, Pia de’ Tolomei di Donizetti, L’esule di Granata di Meyerbeer, Sofonisba di Paër, Adelaide di Borgogna di Rossini e Il Diluvio universale di Donizetti per Opera Rara, Lucia di Lammermoor in dvd per Raitrade, Petite Messe di Rossini diretta da Chailly in dvd per Euroarts, Jakobin di Dvořàk per Fonè ed un recital solistico per Bongiovanni.
I biglietti per assistere al concerto (interi 25, 21 o 18 euro, ridotti 8 euro per studenti, giovani sotto i 26 anni e over 65) saranno in vendita giovedì 16 dicembre dalle ore 16 alle ore 18.30 a Palazzo Chigi Saracini e venerdì 17 dicembre a partire dalle ore 16 al teatro dei Rinnovati. Per informazioni rivolgersi all’Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577 22091, <www.chigiana.it.