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Seduta perlopiù positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche con Alibaba (+4,7%) che ha trainato il rialzo delle società tech cinesi in vista dei risultati trimestrali.
L’azionario globale ha complessivamente rimbalzato di circa il 10% da giugno, riducendo le perdite da inizio anno a circa il 15%, dopo i guadagni di Wall Street in scia a utili e dati economici solidi.
Ieri gli investitori hanno accolto con favore i conti di Moderna e PayPal con il 75% circa delle aziende statunitensi che ha finora battuto le stime degli analisti.
Restano nel contempo monitorate le mosse delle banche centrali con i policy maker della Federal Reserve che hanno ribadito che attueranno ciò che è necessario per contrastare l’inflazione elevata attraverso i rialzi dei tassi, anche se ciò aumenterà il rischio di recessione. Oggi intanto la Banca d’Inghilterra dovrebbe aumentare il costo del denaro di 50 punti base, il maggior ritocco dal 1995.
Infine, sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino. L’Esercito popolare di liberazione cinese ha intanto circondato Taiwan con esercitazioni militari congiunte di Aeronautica e Marina senza precedenti, avviate dopo la partenza dall’isola della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi.
Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,017 e il dollaro/yen a 134,00. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent a 96,70 dollari (-0,1%) e il Wti a 90,7 dollari al barile (flat). Oro a 1.786 dollari l’oncia (+0,5%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente +0,4% e +0,2%. Hong Kong a +1,6%.
In Giappone, Nikkei +0,7% e Topix in parità.
Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso a +2,6%, lo S&P500 a +1,6% e il Dow Jones a +1,3%.
Fonte MarketInsight