I futures sull’ azionario Usa guadagnano lo 0,5-0,6%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street con gli operatori intenti a valutare le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina e le persistenti preoccupazioni per il rallentamento dell’economia.
La Speaker alla Camera Usa Nancy Pelosi ha lasciato Taiwan dopo una visita che ha provocato l’ira di Pechino, che ha minacciato ritorsioni annunciando test missilistici ed esercitazioni militari.
Se da una parte sembrano essersi attenutati i timori per un’escalation delle tensioni tra i due paesi, dall’altra gli investitori si trovano comunque ad affrontare i rischi per l’economia globale legati all’inflazione e alla risposta delle banche centrali.
Ad innervosire il sentiment dei mercati contribuiscono i commenti restrittivi provenienti da alcuni membri della Federal Reserve, che hanno sottolineato la necessità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse anche a rischio di una recessione.
Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato che resta molta strada da fare per raggiungere la stabilità dei prezzi, mentre Loretta Mester (Fed di Cleveland) esige “prove molto convincenti” di un rallentamento della crescita mensile dell’inflazione.
Infine, James Bullard (Fed di St. Louis) ha dichiarato in un’intervista che dovranno esserci dei chiari segnali di un raffreddamento dei prezzi prima che la Fed possa ritenere di aver “fatto abbastanza”.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, dopo che nella riunione odierna l’Opec+ ha concordato un aumento di produzione da 100.000 barili al giorno a partire da settembre.
Fonte MarketInsight