Le borse europee procedono contrastate e Wall Street apre in lieve calo, con focus sulle tensioni geopolitiche e sui rischi di rallentamento dell’economia globale. Il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,7% in area 22.280 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%) mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) risalgono poco sopra la parità.
Oltreoceano, partenza sotto la parità per Dow Jones (-0,8%), S&P 500 (-0,5%) e Nasdaq (-0,2%), in attesa di capire se la speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi sbarcherà a Taiwan. Una visita non gradita alla Cina, che considera l’isola come un suo territorio e ha promesso una risposta militare non meglio precisata a quella che ritiene una provocazione.
Un nuovo elemento di incertezza per gli investitori, alle prese con le prospettive di una recessione, l’aumento dei tassi, le persistenti pressioni inflazionistiche e le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina.
Gli operatori continuano a monitorare eventuali messaggi restrittivi provenienti dalla Federal Reserve, dopo che alcuni esponenti della banca centrale americana hanno ribadito la necessità di alzare il costo del denaro per contrastare l’inflazione.
Secondo Goldman Sachs è ancora troppo presto per attendersi un cambio di rotta della banca centrale statunitense e una conseguente riduzione dei rischi di recessione. JPMorgan, invece, sottolinea le prospettive in miglioramento per i titoli statunitensi nella seconda metà dell’anno grazie a valutazioni interessanti e al fatto che la fase più aggressiva della stretta monetaria dovrebbe essere alle spalle.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,023 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 131,1. Fra le materie prime, rimbalzano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 100,8 dollari e il Wti (+1%) a 94,7 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 225 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 3%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big gli acquisti premiano Banco Bpm (+3%), Iveco (+2,15%), Leonardo (+1,5%) e Bper (+1,5%) mentre arretrano Moncler (-4%), Saipem (-4,2%) e Amplifon (-4,9%).
Fonte MarketInsight