Pagliai propone di far sventolare una bandiera Rainbow in ogni Comune, Provincia o Regione alle ore 15 di domani
SIENA. “In tutta Europa le unioni civili sono normate ed esistono leggi e aggravanti penali contro l’omofobia. Nelle scorse settimane l’Onu se n’è occupata, e lo stato di New York ha sancito la possibilità per le coppie gay di potersi sposare. Noi continuiamo invece a compiere pesanti passi indietro sui diritti civili e sull’autodeterminazione degli individui. L’Italia e i suoi cittadini meritano di più e per questo ci sentiamo vicini a tutto il mondo associativo, politico e civile mobilitato a sostegno di una legge contro l’omofobia che questa settimana approderà nuovamente alla Camera”. Con queste parole, Susanna Cenni, parlamentare Pd della Toscana, esprime il suo completo appoggio alla manifestazione che si terrà domani (19 luglio), davanti a Montecitorio contro l’omofobia e la transfobia. A farle eco le parole di Giancarlo Pagliai, responsabile del Partito Democratico di Siena per i diritti civili, che propone alle ore 15, stessa ora del sit-in di protesta davanti al Parlamento, di sventolare una bandiera Rainbow in ogni Comune, Provincia o Regione che abbia approvato la mozione oggetto della Maratona contro l’Omofobia.
“Non possiamo più accettare – spiega Pagliai- che una persona venga umiliata, offesa, picchiata solo perché di un orientamento sessuale diverso dal proprio e non possiamo più tollerare che il Governo, in nome di una esilarante ‘violazione del principio di uguaglianza’ voglia affossare la proposta di Legge presentata dal Partito democratico. Nella recente discussione alla Camera dei deputati il parlamentare dell’Udc Rocco Buttiglione ha dichiarato testualmente che approvando la Legge contro l’omofobia si creerebbero ‘situazioni di privilegio e di svantaggio’ davanti alla legge, poiché lo stesso reato commesso contro un omosessuale sarebbe punito in modo diverso che nel caso fosse commesso contro un eterosessuale. Vorrei ricordare all’onorevole Buttiglione che non è mai successo che venissero perpetrati degli atti di violenza contro un individuo solo perché eterosessuale, ci sono invece centinaia di casi nei quali viene usata violenza gratuita nei confronti di persone omosessuali e questa è una discriminazione che deve godere dell’aggravante della pena al pari dei reati di natura razzista”.
“Il Presidente Giorgio Napolitano, il 17 maggio, nella giornata internazionale contro l’omofobia -ricorda Cenni-ha sollecitato il Parlamento a legiferare in materia per arginare l’odio e sanzionare comportamenti discriminatori nei confronti delle persone omosessuali. In aula invece sono state presentate delle Pregiudiziali di Costituzionalità sulla proposta di legge n° 2802, in particolare quando si dice: “Norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transofobia”. In questo passaggio, secondo l’attuale maggioranza, si presenterebbe una violazione della Carta Costituzionale, in particolare nei confronti dell’Art 3 e dell’Art 25 e se la maggioranza le approverà, la proposta di legge neanche verrà discussa a discapito del rispetto e della dignità di tutti i cittadini”.
“Noi ribadiamo – concludono Cenni e Pagliai – ancora una volta che i diritti civili devono essere uguali per tutti e non speciali per qualcuno”.