E chiedono un premio di produzione più alto
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SIENA. I coordinamenti Rsa di Banca Montepaschi definiscono ”rassicurante” il superamento degli stress test e rilevano il positivo esito dell’aumento di capitale, ma criticano la Fondazione per le ”dichiarazioni inerenti gli assetti” della banca, ”la governance”, ”le operazioni sul mercato azionario che per contenuti e tempistica hanno suscitato perplessità anche in ragione della turbativa che hanno creato persino a livello del valore del titolo”.
”Pensiamo che tutti, in un momento così delicato debbano sentirsi vincolati ad un maggiore senso di responsabilità e ad operare unicamente per il bene della Banca e per la rigorosa tutela della sua autonomia gestionale”, aggiungono i sindacati accusando che ”le continue incursioni che la Fondazione ‘effettua su argomenti non di sua competenza, quali ad esempio le politiche contrattuali, non rappresentano un segnale di grande attenzione e corrono il rischio di provocare tensioni assolutamente controproducenti”. ‘La Banca ed il Gruppo sono infatti impegnati nella realizzazione di un ambizioso Piano Industriale e di un profondo processo di riorganizzazione che vede, come sempre, i lavoratori coinvolti con grande sforzo professionale e spesso con sacrificio personale”. Uno sforzo, quello dei lavoratori, ”straordinario” e ”occorre che di questo ci sia consapevolezza. Per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere al direttore generale – conclude la nota – che la cifra relativa al premio aziendale, che verrà erogato il 27 luglio, sia significativamente più alta di quella prevista dall’automatica applicazione della normativa contrattuale”.