SIENA. Dall’associazione In Campo riceviamo e pubblichiamo.
“Ci sono voluti comunicati, incontri e tre Assessori per partorire una ordinanza, la n. 70 relativa all’occupazione di piazzale Biringucci, scontata e pressochè inutile.
L’intervento del Prefetto e una interrogazione di Per Siena nell’ultimo Consiglio Comunale, senza ricordare quanto la Caritas va dicendo da tempo, avevano correttamente posto l’attenzione sulla dimensione sociale del problema, da un lato una necessità, quella dei migranti e dei richiedenti asilo che certo non si risolve con l’interdizione pur necessaria di uno spazio pubblico, dall’altro il diritto degli abitanti della zona di usufruire dello spazio verde in tutta tranquillità.
Il tavolo che vede coinvolti tutti gli attori istituzionali e del Terzo Settore è la strada giusta per affrontare queste tematiche ma occorre poi dare risposte concrete, sistemazioni dignitose non solo divieti i quali avranno il solo risultato di spostare, a breve, il problema in un’altra zona della città.
Era una illusione sperare che una Amministrazione che fra i primi atti ha dichiarato di voler uscire dal sistema SPRAR trovasse soluzioni in questo senso.
Purtroppo la montagna ha partorito l’ennesimo topolino”.