RADICONDOLI. Apre oggi (16 luglio) PAESAGGI CONTEMPORANEI, un progetto di arte contemporanea di valorizzazione del territorio a cura del Comune in collaborazione con Radicondoli Arte, che si terrà fino al 31 agosto 2022. Tra le vie del paese mostre, installazioni site-specific e sonore realizzate da Franco Ionda, Giuseppina Giordano, Mirio Cosottini, Paolo Fabiani, cinema e arte a cura de Lo schermo dell’arte, Festival di cinema e arte contemporanea. Si potranno visitare anche le due opere acquisite nella prima edizione di Paesaggi Contemporanei, entrate a far parte della collezione di arte contemporanea di Radicondoli che verrà arricchita di anno in anno: Antonello Ghezzi vedere me in te e Moussa Traore Preghiera.
Nella prima edizione sono state acquisite due opere site-specific che sono entrate a far parte della nascente collezione di arte contemporanea che verrà arricchita di anno in anno. Fino al 31 agosto il programma di mostre, installazioni site specific e sonore animerà alcuni luoghi del paese che nel corso degli ultimi anni sono stati dismessi o non utilizzati rivitalizzandoli in una nuova dimensione. L’intento è di fare arte utilizzando il paesaggio e il contesto urbanistico non solo come soggetto ma come materia stessa dell’opera, dare importanza alla ricerca estetica ma soprattutto ai segni dell’uomo, al suo passaggio e alla sua memoria. A tale scopo sono stati invitati artisti che si inseriscono in una geografia emozionale del luogo con interventi pensati per la particolarità ambientale e architettonica di Radicondoli: Franco Ionda interviene con Catturare il riflesso, tre forme in fusione di alluminio inserite nel centro storico all’ingresso del paese, un invito ad alzare lo sguardo verso l’alto; Giuseppina Giordano con la sua installazione Abbracci, un progetto a cura di Culture attive, collocata vicino le mura e concepita durante la sua residenza a maggio 2020 con gli abitanti di Radicondoli e Belforte, ridà nuova vita a un luogo marginale e poco utilizzato; Mirio Cosottini musicista e ricercatore di suoni e atmosfere, costruisce una architettura sonora in un boschetto di lecci poco distante dal paese e presenta i disegni ispirati alla sua ricerca filosofica e musicale. Con la cura di Fabio Gori, collezionista attento alle espressioni artistiche del cambiamento contemporaneo, Paolo Fabiani lascia i segni della sua opera Occitania in vari spazi della geografia urbana del paese, compiendo anche una performance di forte impatto spettacolare, individuando in un contesto territoriale zone franche dove vigono libertà, bellezza e dialogo.
“Il festival di Radicondoli è un luogo magmatico e un’officina creativa dove si intersecano altri sguardi e altri modi possibili di fare cultura, di organizzare il rapporto con una comunità e di riflettere intorno al nostro contemporaneo, cercando di esplorare nuovi territori di contaminazione linguistica e modalità espressive – commenta il sindaco Francesco Guarguaglini –. Il Festival è il luogo dell’incontro, lo spazio dove la comunità si ritrova e cerca insieme quel filo rosso del benessere che l’arte e la cultura sanno coltivare. Desideriamo investire nell’arte e nella cultura perché crediamo nell’economia della Felicità. Per questo abbiamo adottato una nuova unità di misura: il FIL, che significa la “Felicità Interna Lorda”. La comunità di Radicondoli investe in cultura per innalzare il proprio FIL e per accrescere lo stato di benessere che va cercando”.
“PAESAGGI CONTEMPORANEI afferma una evoluzione della dimensione di Radicondoli come spazio privilegiato per il dialogo interculturale e intergenerazionale – osserva Luca Moda, vicesindaco e assessore alla Cultura –. Dico grazie a Massimo Luconi che anche quest’anno ha elaborato un programma di rilievo e riesce a fare arte utilizzando il paesaggio e il contesto urbanistico, non solo come soggetto, ma come materia stessa dell’opera, come segno dell’uomo e alla sua memoria. Con il Festival c’è anche l’attività di formazione a inizio ottobre, una necessità amplificata dal periodo che abbiamo vissuto il quale che ha ribadito pure la vocazione del Festival Radicondoli legata all’uso dello spazio naturale e alla dimensione green degli allestimenti nonché al rapporto diretto e coinvolgente con il pubblico”.
Lo schermo dell’arte, festival di cinema e arte contemporanea, presenterà il film Gallant Indies di Philippe Béziat, backstage dell’opera settecentesca Les Indes Galantes prodotta dall’Opéra Bastille nel 2019, che ha visto il debutto alla regia dell’artista francese Clément Cogitore. Coinvolgendo ballerini e coreografi hip hop, krump, break, voguing dalla banlieue parigina, il film mostra come un brano composto nel 1735 possa ancora parlare alle generazioni più giovani.
PROGRAMMA DELLE GIORNATE INAUGURALI
16 luglio – ore 17,30
centro storico: Installazione di Franco Ionda Catturare il riflesso, a seguire vari luoghi del paese e Palazzo Bizzarrini
Paolo Fabiani, Occitania, perfomance, installazioni, mostra
Anfiteatro sulle mura: installazione di Giuseppina Giordano Abbraccio
Scuderie: Mirio Cosottini mostra disegni Dettagli
ore 21,15 Pieve vecchia della Madonna: Proiezione film d’arte a cura de Lo schermo dell’Arte
17 luglio ore 18,30 boschetto al Pianett: architettura sonora di Mirio Cosottini, opere permanenti della collezione di arte contemporanea di Radicondoli
ex lavatoi: Antonello Ghezzi vedere me in te
Agriturismo Le Canterie: Moussa Traore Preghiera.