
Partenza in ribasso per le borse europee dopo i guadagni delle ultime sedute, in un contesto in cui il rischio di nuove restrizioni Covid in Cina si aggiunge alle preoccupazioni per l’outlook dell’economia globale.
A Milano il Ftse Mib cede l’1,1% in area 21.500 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-1,8%), il Dax di Francoforte (-1,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) e il Ftse 100 di Londra (-1,1%).
Ieri Shanghai ha riportato il primo caso di una nuova sotto-variante altamente contagiosa di Omicron e messo in guardia su rischi “molto elevati”, alimentando i timori di nuovi lockdown dato l’impegno della Cina nella sua politica Covid-Zero.
Il tutto all’interno di un quadro in cui le pressioni sui prezzi, la prospettiva di un contesto di politica monetaria più restrittivo e il rallentamento dell’economia continuano ad appesantire il sentiment dei mercati.
In agenda questa settimana il report sull’inflazione Usa, che seconde le attese a giugno dovrebbe aver toccato un nuovo record da oltre quarant’anni in prossimità del 9%, spianando la strada a un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base della Fed.
Nel frattempo, l’inizio della nuova stagione delle trimestrali dovrebbe contribuire a far luce circa le preoccupazioni per una possibile recessione, che hanno contribuito alle forti perdite dell’azionario globale nel primo semestre dell’anno.
Preoccupa, inoltre, l’interruzione dei flussi del Nord Stream 1, il più grande gasdotto che trasporta gas russo in Germania, per dieci giorni per una manutenzione programmata, con i mercati che però temono una chiusura più lunga a causa della guerra in Ucraina.
Intanto sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,012 e il dollaro/yen che ha toccato un nuovo picco in area 137 dopo che l’esito delle elezioni in Giappone è stato visto come un endorsement alla politica monetaria ultra accomodante del paese.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 105,7 dollari e il Wti (-1,6%) a 103,1 dollari, complici anche i timori per la situazione Covid in Cina e per il conseguente possibile impatto sulla domanda.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,25%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Saipem (+4,7%) con la fine dell’aumento di capitale, mentre le vendite colpiscono in particolare Bper (-4%), Cnh (-3,4%), Banco BPM (-3,2%), Moncler (-2,9%) e Interpump (-2,9%).
Fonte MarketInsight