ROMA. Anche quest’anno il Censis ha stilato una classifica degli atenei italiani (statali e non statali) in base all’analisi del sistema basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e del grado di occupabilità.
Le università statali
Tra i mega atenei statali, la prima posizione è occupato dall’università di Bologna, con un punteggio complessivo di 89,8. Seguono l’Università di Padova e La Sapienza di Roma, rispettivamente in seconda e terza posizione con i punteggi di 88,0 e 86,5.
È l’Università di Pavia ad esserre in vetta tra i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), con un punteggio totale di 91,0, superando Perugia, che dopo un lungo periodo retrocede in seconda posizione con 90,8 punti. Scala la classifica di una posizione l’Università della Calabria, che si assesta al terzo posto.
Apre la classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti) l’Università di Siena, che soffia il primato all’Università di Trento, che scende in terza posizione, preceduta dall’Università di Sassari (96,0).
Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) resta prima l’Università di Camerino, seconda l’Università di Macerata, e al terzo posto c’è l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.