L'Uds elenca tutte le manchevolezze. A tutti i livelli
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SIENA. Scuole decadenti, fondi insufficienti, professori precari e privatizzazione della conoscenza. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli problemi che noi studenti di Siena ci troviamo a dover affrontare in questo nuovo anno scolastico. In un momento di intensa crisi economica, le scuole sono le prime ad essere colpite, come dimostra il pacchetto di tagli imposto dal governo Monti nella spending review. A causa della mancanza di fondi le nostre scuole riversano in condizioni strutturali decisamente non adeguate rispetto ai parametri indicati dalle norme italine ed europee. Proprio in questi giorni i dati Ocse mostrano la quantità di risorse utilizzate e finalizzate all’Istruzione: il rapporto conferma la scarsità di risorse pubbliche destinate all’istruzione, sul totale del Pil, l’Italia è , infatti, al 4,7% (rispetto a una media Ocse del 5,8%), ma la situazione è ben più preoccupante se si osserva la graduatoria della spesa per l’istruzione su quella pubblica complessiva: siamo al 9% rispetto a una media Ocse del 13% (penultimo posto, davanti solo al Giappone).
Poiché, come abbiamo appena constatato, i fondi per la scuola mancano, il governo ha subito proposto la legge Aprea. Con questa proposta di legge, le autonomie scolastiche possono ricevere contributi da fondazioni finalizzate al sostegno economico della loro attività. I partner possono essere soggetti pubblici e privati, fondazioni, associazioni di genitori o di cittadini, organizzazioni non profit. Noi non abbiamo dubbi: le imprese porteranno dentro le nostre scuole gli interessi legati ai loro profitti e primariamente alla formazione della forza lavoro che invece dovrebbe essere svolta dalle imprese e a spese delle stesse; la scuola ha tutt’altre finalità, ossia collettive e costituzionali. Naturalmente, a tutti questi problemi si deve aggiungere quello che certamente più di ogni altro ha colpito la nostra città.
Siena, infatti, da mesi vive una profonda crisi economica e politica, come dimostra la presenza del Commissario del Governo, il dott. Laudanna, al quale noi studentesse e studenti ci rivolgiamo per chiedere un intervento concreto che rimetta al centro la questione degli spazi per i giovani e lo stanziamento di risorse adeguate per le nostre strutture scolastiche, perché crediamo che Siena meriti scuole sicure, moderne e più efficienti.
Inoltre, la precarietà dei posti di lavoro fa sì che molti dei nostri docenti cambino troppo spesso e troppo velocemente e questo complica il nostro percorso formativo proprio perché non ci permette quella stabilità che è alla base di una ottimale acquisizione di conoscenze; inoltre i licenziamenti che colpiscono i nostri assistenti scolastici minano la fiducia nella scuola pubblica nei confronti della sua capacità di superare gli ostacoli di ogni natura e di rispondere alle diverse esigenze che ognuno di noi richiede.
Con queste premesse si apre un nuovo anno scolastico, dove ancora regna sovrana la confusione più totale. A tal motivo, come Unione degli Studenti, lanciamo una mobilitazione in difesa della Scuole e della conoscenza per il 12 Ottobre.
Unione degli Studenti Siena
Poiché, come abbiamo appena constatato, i fondi per la scuola mancano, il governo ha subito proposto la legge Aprea. Con questa proposta di legge, le autonomie scolastiche possono ricevere contributi da fondazioni finalizzate al sostegno economico della loro attività. I partner possono essere soggetti pubblici e privati, fondazioni, associazioni di genitori o di cittadini, organizzazioni non profit. Noi non abbiamo dubbi: le imprese porteranno dentro le nostre scuole gli interessi legati ai loro profitti e primariamente alla formazione della forza lavoro che invece dovrebbe essere svolta dalle imprese e a spese delle stesse; la scuola ha tutt’altre finalità, ossia collettive e costituzionali. Naturalmente, a tutti questi problemi si deve aggiungere quello che certamente più di ogni altro ha colpito la nostra città.
Siena, infatti, da mesi vive una profonda crisi economica e politica, come dimostra la presenza del Commissario del Governo, il dott. Laudanna, al quale noi studentesse e studenti ci rivolgiamo per chiedere un intervento concreto che rimetta al centro la questione degli spazi per i giovani e lo stanziamento di risorse adeguate per le nostre strutture scolastiche, perché crediamo che Siena meriti scuole sicure, moderne e più efficienti.
Inoltre, la precarietà dei posti di lavoro fa sì che molti dei nostri docenti cambino troppo spesso e troppo velocemente e questo complica il nostro percorso formativo proprio perché non ci permette quella stabilità che è alla base di una ottimale acquisizione di conoscenze; inoltre i licenziamenti che colpiscono i nostri assistenti scolastici minano la fiducia nella scuola pubblica nei confronti della sua capacità di superare gli ostacoli di ogni natura e di rispondere alle diverse esigenze che ognuno di noi richiede.
Con queste premesse si apre un nuovo anno scolastico, dove ancora regna sovrana la confusione più totale. A tal motivo, come Unione degli Studenti, lanciamo una mobilitazione in difesa della Scuole e della conoscenza per il 12 Ottobre.
Unione degli Studenti Siena