Il titolo si è deprezzato nei giorni scorsi in maniera sensibile
L’operazione serve prima di tutto per la restituzione dei Tremonti bond (1,9 miliardi di euro), poi per il rafforzamento chiesto da Basilea 3, in ottemperanza anche alle richieste del governator Draghi, che aveva invitato le banche sottoposte a stress test a rafforzare il proprio capitale. A Siena si presume che l’operazione possa essere conclusa entro il 2011.
In una nota della banca si legge anche che il cda ha deciso un ulteriore aumento di 471 milioni di euro per il “riacquisto dei titoli irredimibili Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid, convertibili in azioni ordinarie Banca Mps, emessi nel dicembre 2003 dalla controllata Mps Capital Trust LLC, II, in circolazione per un valore nominale complessivo pari a circa 471 milioni di Euro (i titoli Fresh 2003). Il riacquisto consentirà, in ottica Basilea III un rafforzamento della qualità e della quantità del capitale della Banca, grazie alla sostituzione di tali strumenti con le azioni ordinarie di nuova emissione rivenienti dal contestuale aumento di capitale e alla potenziale plusvalenza, che genererà a sua volta un incremento del Core Tier I di circa 16-18 punti base (in caso di integrale riacquisto dei Fresh 2003)”. Il riacquisto è stato definito ad un prezzo pari al 44% del relativo valore nominale.
La decisione della Fondazione di vendere 450 milioni di azioni privilegiate per poter affrontare l’aumento di capitale fino ad un miliardo di euro ha provocato un tracollo del titolo bancario in Borsa. Mercoledì ha registrato un ulteriore ribasso dello 0,44% a 0,79 euro, mentre il giorno precedente il calo era stato del 7,64 per cento.
MF ha segnalato che Goldman Sachs non sarebbe riuscita a collocare sul mercato l’80 per cento delle azioni privilegiate messe in vendita dalla Fondazione MPS. Di conseguenza, ora il colosso statunitense si ritroverebbe in portafoglio il 5% del capitale di Monte dei Paschi, azioni che dovranno essere cedute sul mercato.