I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,1%, preannunciando una partenza poco sopra la parità a Wall Street in un contesto che vede gli operatori sempre intenti a valutare il rischio di recessione nell’ambito della campagna delle banche centrali per la lotta all’inflazione.
Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in netto rialzo, dando seguito al rimbalzo delle sedute precedenti e interrompendo una delle peggiori serie storiche di sempre. Il Nasdaq ha guadagnato il 3,3%, lo S&P 500 il 3,1% e il Dow Jones il 2,7%.
Gli investitori continuano a monitorare i dati macroeconomici per capire se la crescita dell’inflazione abbia raggiunto il suo picco, consentendo agli istituti monetari, nel tempo, di rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
Uno scenario più preoccupante, al contrario, è rappresentato dal rischio del persistere delle pressioni sui prezzi, e contesto di politica monetaria restrittiva, anche in presenza di un rallentamento dell’economia globale.
Venerdì, il presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato si essere a favore di un’altra stretta sui tassi da 75 punti base nella riunione di luglio, mentre secondo James Bullard (Fed di St. Louis) i timori di una recessione Usa sono esagerati.
Focus anche sul summit del G7, che si è impegnato a raccogliere 600 miliardi di dollari per finanziarie infrastrutture nei paesi in via di sviluppo, in un progetto che rappresenta la risposta occidentale la Belt and Road cinese.
Sul tavolo anche la proposta di un tetto ai prezzi del petrolio russo, mentre Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e Canada hanno preso in considerazione un embargo delle importazioni di oro da Mosca.
Fonte MarketInsight