
Mattinata positiva per le borse europee, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 24.340 punti. Sopra la parità anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,15%), maggiori rialzi per il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Cac 40 di Parigi (+1%), mentre Londra è chiusa per i 70 anni di regno di Elisabetta II. Progressi intorno al mezzo punto percentuale per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo i cali della vigilia.
L’attenzione resta prevalentemente focalizzata sull’inflazione e sulla risposta delle banche centrali per contrastarla. La prospettiva di un inasprimento della politica monetaria fa temere per una recessione, in un contesto frenato dalla guerra in Ucraina e dalle difficoltà dell’economia cinese.
Il governo di Pechino, intanto, ha ordinato alle banche statali di istituire linee di credito per 800 miliardi di yuan (120 miliardi di dollari), volte a finanziare progetti infrastrutturali per stimolare l’economia frenata dai lockdown.
Il Beige Book della Fed ha posto l’attenzione sulla crescita “forte” o “robusta” dei prezzi e quella tra “lieve” e “modesta” dell’attività economica, a fronte dell’espansione “moderata” rilevata sei settimane fa.
Alcuni analisti prevedono un recupero nella seconda metà dell’anno, altri invece temono un ulteriore peggioramento. Tra questi il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, che ha preannunciato un “uragano” economico nei mesi a venire.
In settimana la banca centrale americana ha iniziato a ridurre il proprio bilancio da 8.900 miliardi di dollari, mentre alcuni membri del Fomc si sono espressi in favore di una politica più restrittiva sui tassi.
Questo anche alla luce degli ultimi dati macro, in attesa di valutare lo stato di salute del mercato del lavoro attraverso il job report in uscita domani. Oggi, sempre negli Usa, verranno diffusi i dati ADP sull’occupazione nel settore privato, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e gli ordini di fabbrica americani di aprile.
In mattinata, i prezzi alla produzione dell’eurozona hanno evidenziato una crescita inferiore alle attese nel mese di aprile (+1,2% su marzo e +37,2% annuo).
Sul Forex l’euro/dollaro recupera leggermente terreno a 1,069 mentre il cambio tra biglietto verde si deprezza a 129,8.
In ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,4%) a 114,4 dollari e il Wti (-2,4%) a 113,2 dollari al barile, aspettando le decisioni dell’OPEC+, mentre l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad incrementare l’output per compensare il calo della produzione russa.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 202 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,23%.
A Piazza Affari, fra le big cap avanzano in particolare Moncler (+2,1%), Campari (+1,4%) e Diasorin (+1,4%) mentre in coda al Ftse Mib scivolano Saipem (-1,7%), Generali (-0,7%) e Tenaris (-0,7%).
Fonte MarketInsight