L'ex ministro risponde duramente agli attacchi del segretario comunale
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SIENA,. Claudio Martelli risponde agli attacchi violenti mossi da Mugnaioli, che ha utilizzato fatti giudiziari del passato in modo strumentale per denigrare l’ex Guardasigilli e sottrarsi alle critiche legittime che Martelli ha mosso all’attuale classe politica dirigente a Siena, avvelenando la competizione elettorale: “Anziché preoccuparsi degli oltre ottanta esponenti del Partito Democratico della provincia di Siena oggi indagati tale Mugnaioli insiste a rivangare l’unica condanna per finanziamento illecito al PSI (un contributo in campagna elettorale), risalente a fatti di 20 anni fa. La stessa condanna riguardò me come tutti i segretari di partito di allora, Bossi compreso. Fui io a denunciarmi e ad assumere la mia responsabilità. D’Alema e Occhetto, invece, evitarono il processo perché non fu possibile rintracciare chi materialmente intascò il miliardo di tangenti portato da Raul Gardini a Botteghe Oscure. Per loro si fece un’eccezione al teorema che i dirigenti non potevano non sapere. Quel reato è stato poi depenalizzato, con grande gioia dei dirigenti della Seconda Repubblica. Tuttavia, ancora di recente, D’Alema si è nascosto dietro l’immunità parlamentare per ostacolare l’indagine sui ‘furbetti del quartierino’, che lo coinvolgeva. Asino in morale e in diritto, Muganioli raglia e sbaglia anche sulle date. Sono stato rieletto deputato europeo già dal giugno 1999 e in quella veste con tutto lo SDI nel dicembre dello stesso anno ritirammo la fiducia al Governo D’Alema che si dimise. Ma, se Mugnaioli vuole insistere…”.
“Se Mugnaioli insiste − dichiara la Coalizione per Corradi Sindaco, composta dalle Liste Civiche Senesi, la Lista per Corradi Sindaco e Nuovo Polo per Siena − con questi metodi da regime, assumendosi la responsabilità, di fronte agli elettori, di far degenerare la competizione politica dal piano del confronto onesto e leale sui contenuti e sui programmi a quello dell’aggressione senza esclusione di colpi, che serve a distrarre gli elettori dalle reali responsabilità dei dirigenti del PD senese sulla situazione di crisi in cui versano le principali istituzioni cittadine, allora non ci sottrarremo certamente”.
“Scoperchiamo allora il vaso di Pandora – continuano i candidati della Coalizione per Corradi − delle gravi responsabilità su questioni importanti dell’organizzazione civile, sereni del fatto che sarà tutto a discapito del PD. Non abbiamo intrapreso questa strada, finora, per difendere le istituzioni e per non far deteriorare il clima della competizione politica. Potremmo parlare, per esempio, delle responsabilità politiche, tra gli altri di Massimo D’Alema, nel giro d’affari del gioco d’azzardo, in particolare per l’introduzione nel mercato italiano delle Sale Bingo, che ha trasformato la dipendenza e il vizio in profitto, generando dolore in famiglie ridotte sul lastrico dall’illusione del denaro facile e improvviso. A questo tema, già delicatissimo, legato ad altri ancora più delicati, delle infiltrazioni criminali e dell’evasione fiscale, la Gabanelli dedicherà la puntata di ‘Report’ di domenica 8 maggio. Per come ci ha abituato a veder trattare i temi delle sue inchieste la brava giornalista, certamente ne sentiremo delle belle”.