Giornata positiva per le borse europee con il Ftse Mib di Milano (frenato dallo stacco delle cedole di 19 società) a +0,2% a 24.136 punti. Il Cac 40 di Parigi ha guadagnato l’1,2%, il Ftse 100 di Londra l’1,7%, il Dax di Francoforte l’1,4% e l’Ibex 35 di Madrid l’1,7%.
Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, il Dow Jones e S&P500 viaggiano in rialzo del 2,1% e dell’1,9%. In progresso anche il Nasdaq a +1,5% dopo essere passato momentaneamente in negativo.
La volatilità resta elevata a causa delle incertezze legati all’inflazione, l’inasprimento della politica monetaria delle principali banche centrali, l’evoluzione della pandemia in Cina e il conflitto in Ucraina.
In settimana gli operatori valuteranno le minute della Fed per eventuali indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale statunitense. James Bullard della Fed di St. Louis spinge per portare i tassi al 3,5% entro fine anno per contenere l’inflazione, con un possibile allentamento nel 2023 o 2024.
A risollevare parzialmente il sentiment hanno contribuito le parole di Joe Biden sulla possibile revisione delle tariffe imposte dal suo predecessore Trump nei confronti della Cina. Intanto, Pechino ha fatto registrare un record di contagi facendo temere per nuovi lockdown, una settimana dopo il taglio dei tassi sui prestiti per sostenere l’economia.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sull’indice IFO tedesco di maggio, inaspettatamente in aumento a 93 punti (dato aprile 91,9 punti; consensus 91,4 punti).
Sul Forex l’euro/dollaro si rafforza a 1,0677 dopo un intervento di Christine Lagarde, in cui il numero uno della Bce ha parlato di un probabile aumento del costo del denaro a partire da luglio, con l’obiettivo di portare i tassi fuori dall’area negativa entro fine settembre. Stabile invece il cambio tra biglietto verde e yen a 127,84.
Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 110,57 dollari e il Wti (+0,3%) a 110,62 dollari (future con consegna a luglio).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 200,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,024%.
Tornando a Piazza Affari, fra i titoli del Ftse Mib hanno staccato la cedola A2A, Amplifon, Atlantia, Azimut, Banca Generali, Bper, Diasorin, Eni, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa, Inwit, Italgas, Moncler, Pirelli, Recordati, Tenaris e Unipol. Tra le migliori Saipem (+5,3%), Banco BPM (+4,3%) e Unicredit (+4,2%). Interpump (-3,6%), Italgas (-3,6%) e Azimut (-3,7%) scontano lo stacco del dividendo.
Fonte MarketInsight