GAIOLE IN CHIANTI. (a. p.) Compie quattro anni il lucchetto che serra ai fedeli e ai visitatori una delle pievi più importanti e antiche del Chianti, in cui era d’uso celebrare le cresime e le veglie dell’allegorica Lega del Chianti, alla presenza del vescovo di Fiesole (il penultimo dei quali, luciano Giovannetti, per la storia, privatizzò la chiesa del popolo di Vertine).
Il cartello lì appeso dal 2018 recita: “In attesa di ispezioni e perizie che rassicurino sulla stabilità dell’immobile, a garanzia nostra e delle
persone che frequentano la chiesa, si chiude l’edificio sospendendo fin da ora ogni cerimonia programmata”.
A distanza di quattro anni, l’incolumità dell’edificio può darsi che sia stata verificata, ma ciò che è certo, senza alcuna ombra di dubbio, è l’insensibilità che mostra la proprietà del Castello di Meleto, non nuova a veder franare edifici di pregio, quali la chiesa di San Piero in
Avenano, per non parlare di tutti quegli edifici rurali del Molinlungo, bombardati da incuria e inerzia.