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SIENA. La storia bancaria senese avrebbe potuto avere un esito diverso, se i senesi avessero accettato l’idea di un accordo con gli spagnoli del Banco Santander, invece di comprare direttamente banca Antonveneta. L’operazione è stata illustrata dal banchiere Ettore Gotti Tedeschi, già responsabile delle attivita italiane della banca spagnola, sentito dalla commissione parlamentare sulla morte di David Rossi questo pomeriggio.
Il progetto presentato all’allora presidente di Mps, Giuseppe Mussari, secondo il banchiere consisteva in una proposta con scambio di azioni tra Mps e Santander, nella quale inserire anche Antonveneta. A quanto ha detto Gotti Tedeschi il presidente di Mps Giuseppe Mussari era molto daccordo. La Fondazione disse “no”, preferendo i’acquisto di Antonveneta. Operazione non andata a buon fine perché si era a ridosso della crisi del 2007 con il fallimento disastroso in Usa di Leman Brothers.
Del resto, allora si pensava che Mps doveva essere un polo aggregante e che occorreva che la Fondazione continuasse ad essere l’azionista di riferimento della Banca con il 51 % delle azioni. Ignorando il fatto che una società si controlla anche con percentuali minori, secondo quanto pensano gli esperti finanziari.
Ma allora nella politica senese c’era chi pensava che scendendo ci sarebbero state ripercussioni negative alle elezioni amministrative…