I rumours del mercato affrettano i tempi
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di Red
SIENA. In queste ore del pomeriggio del 11 aprile Banca MPS sta svolgendo un consiglio di amministrazione “che ha all’ordine del giorno la proposta ai soci di tenere un’assemblea straordinaria per un aumento di capitale fino a 2 miliardi di euro” come ha confermato la società dopo indiscrezioni della mattina. Il titolo ha subito un accelerazione al rialzo chiudendo la seduta a quota 0,9445 euro in progresso dell’1,45%. Ricordiamo che Mps ha un massimo dell’anno il 17 febbraio a 1,0360 e un minimo l’11 gennaio a 0,79 euro.
L’operazione di aumento di capitale, di cui si vocifera da giovedì 7 aprile, sarebbe stata sbloccata dopo il via libera dato dal Tesoro la scorsa settimana per permettere alla Fondazione di indebitarsi fino a 1 miliardo per poter finanziare la spesa dell’aumento, come avevamo anticipato nei giorni scorsi e come è previsto nello statuto della Fondazione. Questo è il segnale che la popolazione cittadina di Siena è rassegnata a veder ridimensionata la città nella banca anche se forse si eviterà di scendere sotto il fatidico 51% senza incidere negativamente sui prossimi risultati elettorali del rinnovo delle cariche comunali, più che la volontà del Governatore Mario Draghi di vedere capitalizzati gli istituti di credito, seguendo i recentissimi aumenti di capitale di Intesa S. Paolo e Ubi Banca, per via dei risultati poco confortanti degli stress test Ue. Il mercato inoltre sta chiedendo che già ora le banche rispettino e superino gli indici previsti dalle norme di Basilea 3 che entreranno in vigore con gradualità nel tempo.
E’ difficile calcolare la portata dell’evento: l’aumento servirà in primis a sostituire nel capitale della banca 1,9 miliardi di Tremonti Bond che furono sottoscritti nel dicembre 2009, costosi e di nessuna utilità pratica, tanto che praticamente una sola banca oltre a MPS chiese di usufruirne. In compenso (a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca) ebbero come conseguenza il parere favorevole del Ministero Economia e Finanze a che Giuseppe Mussari diventasse presidente ABI.
I Tremonti Bond valgono 155 punti base di core Tier 1, oggi circa all’8,3% includendo le obbligazioni in mano al Tesoro, e che costano l’8,5% annuo di interesse pari a 160 milioni ad esercizio. L’operazione tuttavia, apprende Radiocor, sarà più ampia. I consiglieri del Monte Paschi sono chiamati a decidere anche su una possibile conversione di uno strumento ibrido di capitale emesso dalla banca nel 2003: il cosiddetto Fresh (floating rate equity-linked subordinated hybrid). Da metà maggio, dopo la riunione della Fondazione che delibererà la portata del proprio aumento il prossimo 14 aprile e l’assemblea di approvazione bilancio il 29, ogni giorno sarà buono per l’inizio dell’offerta. La fondazione MPS avrebbe contrattato con Tremonti anche l’uscita dalle partecipazioni non strategiche in Mediobanca e Intesa S. Paolo e la possibilità che la Cassa Depositi e Prestiti sottoscriva l’eventuale inoptato. Ma i candidati sindaco sanno nulla di tutto ciò o sono contenti che il fiammifero acceso non rimanga in mano a nessuno di loro? Sicuramente verrà ridimensionato il ruolo che l’Amministrazione Comunale ha avuto fino ad oggi nella Banca, ma un sindaco effettivo a tempo pieno sembra una necessità ineludibile perché la città non entri nel tunnel della decadenza economica e civile.