SIENA. Giovedì 28 aprile, alle ore 17.00 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (via di Città, 75) Giada Mattarucco (Università per Stranieri di Siena) e Marco Palma (Università di Cassino) presentano Caterina da Siena, Epistolario. Catalogo dei manoscritti e delle stampe, a c. di M. Cursi – A. Dejure – G. Frosini, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2021 (Fonti per la Storia dell’Italia medievale, Antiquitates 54). Intervengono Massimo Miglio (Presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo), Antonio Cocolicchio OP (Priore Provinciale della Provincia Romana di Santa Caterina da Siena), Tomaso Montanari (Rettore dell’Università per Stranieri di Siena) ed i curatori del volume; coordina l’Archintronato Roberto Barzanti.
l’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, in collaborazione con la Provincia Romana “Santa Caterina da Siena” dell’Ordine dei Predicatori e con il patrocinio dell’Università per Stranieri di Siena, dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Studi Umanistici, ha promosso ed avviato il progetto di una edizione critica integrale di questo che è uno dei testi più significativi nell’ambito delle scritture religiose medievali ed una fonte di eccezionale interesse per poter ricostruire la complessa realtà politica, sociale e religiosa del Trecento. Il presente volume segna la conclusione della fondamentale fase dello studio materiale delle fonti, manoscritte e a stampa, e dell’esame linguistico completo dei testimoni, base indispensabile per la costituzione del nuovo testo critico.
Il volume mette in luce, fra le altre cose, l’importanza del codice T.III.3 della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, che contiene ben cinque delle otto lettere originali di Caterina. Anche una sesta lettera si trova a Siena, nell’archivio della Compagnia dei Santi Niccolò e Lucia, che ha la sua sede dal 1398 nei locali attigui all’omonima chiesa in Pian de’ Mantellini, mentre le altre due si trovano rispettivamente a Catania e ad Oxford.