Sinistra per Siena e Grillini "spostano" i pesi a sinistra. Mentre la Battistini li sposta a destra
di Raffaella Zelia Ruscitto
SIENA. Su suggerimento delle “Brave ragazze” di Radio Due sono andata a visitare un sito di assoluto interesse sociale. Si tratta del sito francese “AdopteUnMec.com”. Un vero spasso. Tra “promozioni del giorno” e “nuove clienti da soddisfare” si scopre che esiste un posto nel mondo in cui ci sono donne che comprano uomini. Li adottano, detto teneramente.
Mi è venuto in mente perchè questo innovativo modo di trovare l’anima gemella potrebbe benissimo essere “trasportato” su altri fronti.
Viste le voci che girano in questi giorni a Siena, potrebbe essere preso come spunto anche dagli esponenti politici che, impegnati nella campagna elettorale, si stanno “sbattendo”, letteralmente, alla ricerca di nomi noti da spendere, di politici da trascinare nelle proprie file. Adotta un politico! Un bel carrello da riempire e via, verso una più forte maggioranza!
Ovviamente non si tratta di spendere soldi (di certo non i propri, seppure si dovesse) sebbene si parli anche di cifre significative richieste per “cambiare bandiera”.
Il baratto che và per la maggiore, in verità, è quello collegato alle cariche da ottenere a scadenza. A scadenza in Fondazione Mps o anche in enti pubblici di prestigio ma di secondaria natura. Le promesse si sprecano – soprattutto dalla parte di chi detiene il potere ed intende tenerselo – al punto che sarebbe opportuno un aumento di cariche disponibili. Proprio come al Governo.
Circolano nomi su nomi in una girandola di “si dice” e “qualcuno mi ha riferito”. Roba che rasenta il gossip, ovviamente. Si parla addirittura di un nome già pronto per la successione al presidente Mussari in Banca Mps. Bocconcini da ghiotti!
Notizie non fondate ma che danno la misura di una politica ormai solo di stampo opportunistico ed egoistico, dove gli ideali si misurano con il contagocce e dove anche l’apparenza è spesso compromessa da una raffica di luoghi comuni che lasciano intravedere il baratro che c’è dietro.
Questa la prima registrazione che occorre fare tanto per respirare a pieni polmoni l’aria che tira a Siena negli ultimi giorni.
Abbandonando le voci di corridoio e passando ai fatti corre l’obbligo di riferire il passaggio alle Lcs della ex candidata a sindaco della Lega Nord, Loretana Battistini.
Un colpo di scena che era da prevedere e che conferma quell’aria non rassegnata che aleggiava intorno alla bella rappresentante del centrodestra senese.
La Lega Nord non ha perso l’occasione per fare una brutta figura ed ha deciso di commentare la cosa. Una mossa audace, un tantino da faccia tosta, che probabilmente è stata dettata dal desiderio di guadagnare un pezzetto di quella “verginità” persa dopo il fitto corteggiamento fiorentino-romano.
Commenta Francesco Giusti, segretario provinciale del Carroccio “finalmente la Battistini ha gettato la maschera. Viste le sue dichiarazioni e il suo atteggiamento ci fa pensare che sia entrata in Lega esclusivamente per ambizioni personali. Lei sì – dichiara Giusti – ha dimostrato di essere la marionetta del Piccini. Non ci stupiamo del suo approdo con le Liste Civiche Senesi perché già da diverso tempo voci di corridoio parlavano della Battistini che elemosinava un posto in Lista sia a Destra che Sinistra”.
Per uno – il Giusti – che batteva i piedi contro tutto e contro tutti (suoi compresi) per presentare la Battistini con il simbolo della Lega Nord alle prossime amministrative e che poi, chissà come e chissà perchè, ha dovuto scaricarla per abbracciare il candidato del PdL, questi giudizi da “duro e puro” non so quanto siano politicamente convenienti.
Ma non era il caso di rimanere sottotraccia ancora per qualche giorno?
Scaricare e poi accusare l’altro di doppiogiochismo non pare, a vederla da lontano, nè lungimirante nè etico. E tantomeno galante dal momento che la persona scaricata e offesa è una donna… Ma questa è un’opinione.
Di queste ore anche la definitiva e ufficiale presenza del Movimento 5 stelle di Grillo alle prossime amministrative.
Il candidato sindaco c’è e si chiama Michele Pinassi.
Un nome noto a coloro che seguivano il meetup grillino. Lui è un po’ il cuore operativo del gruppo e si merita, senza dubbio, il compito di capeggiare il coraggioso manipolo di giovani e meno giovani che costituiranno la lista. Tra loro compare un nome a noi molto caro: quello di Mauro Aurigi, un settantenne che ha fatto e sta facendo la storia dell’opposizione al potere senese: un sostenitore di idee democratiche come Siena era, tanto tempo fa.
Lontano dai partiti e lontano dalle logiche distorte che li caratterizzano.
Nei partiti, invece, c’è ancora “baruffa nell’aria”.
A poco più di un mese dall’appuntamento elettorale, soprattutto nella coalizione di centrosinistra si bisticcia sulle candidature, su quello che si deve dire e su quello che si deve fare.
Tra giovani rampanti del Sel (Cannamela è lanciatissimo anche se non si capisce ancora dove voglia andare) e vecchi Riformisti scissi a volte la comunicazione falla. E si passa attraverso forme borderline preoccupanti.
Si insiste col parlare di discontinuità, per esempio. Una parola che, a Siena, ha un valore altissimo e spendibilissimo. Ma poi, alla luce dei fatti, in queste ore si sta decidendo di assicurare la deroga ad Anna Gioia, moglie di Alberto Monaci, per lasciarla in Consiglio Comunale per altri cinque anni oltre i 10 già trascorsi.
Pare che ad una delle ultime assemblee Ceccuzzi si sia alzato intimando tutti a convalidare questa deroga. Una scelta contraria sarebbe stata letta come una “sfiducia” al candidato. Di consiglieri riconfermati – sempre nello spirito del rinnovamento – ce ne sono altri, pare. Da Alessandro Piccini, attualmente presidente del Consiglio Comunale, al capogruppo del Pd uscente Luciano Cortonesi, e poi a Lorenzo Brenci, Lucio Pace, Alessandro Mugnaioli, Massimiliano Perugini.
Tra i nomi che circolano come pronti a scendere nuovamente in campo cè anche quello dell’ex assessore provinciale allo Sport e turismo, Giorgio Del Ciondolo che dovrebbe entrare nella lista dei Riformisti. L’ex assessore, contattato da varie liste, pare abbia scelto di correre con i socialisti. Quindi in appoggio alla compagine del centrosinistra. E tra i nuovi Riformisti c’è invece Marco Tansini, presidente comunale Confcommercio.
E mentre si consumano faide interne al Pd – tra il partitico ed il familiare – la sinistra di Laura Vigni registra consensi e si pone sulla via dell’alternativa in modo sempre più convincente. I nomi in lista sono quelli di gente conosciuta e apprezzata a Siena. A partire dl’assessore uscente Lorenzo Garibaldi, a Lorenzo Coradeschi, alla Antonella Eleonora Buscalferri, attualmente membro della deputazione della Fondazione Mps, al giornalista e scrittore Vincenzo Coli, al professor Luigi Bosco.
Insomma una compagine variegata ma che pare, insieme alla candidata a sindaco, aver riscosso un successo insperato anche per i protagonisti.
In crescita anche la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Gabriele Corradi. Come previsto, la presenza dell’ex ministro Claudio Martelli – ma anche del tanto discusso ex sindaco Pierluigi Piccini ed il nome dello stesso candidato sindaco – ha sollevato l’interesse dei media nazionali che cominciano a nuotare nel mare magno di notizie tutte senesi legate a banca, università e intrecci fitti tra massoneria, Opus Dei e potere locale “semplice”.
L’ultimo articolo si legge su La Repubblica di ieri (8 aprile) a firma del giornalista Alberto Statera.
Un lungo e dettagliato quadro della situazione senese. Una “Italia in miniatura” diciamo noi, in cui la dimensione degli interessi di pochi ha surclassato in modo ormai imbarazzante la gestione della cosa pubblica.
Il giornalista si sofferma a parlare delle forze in campo in questa nuova partita politica: da Mps in via di ricapitalizzazione all’Università con il suo buco spaventoso ancora senza soluzioni di “rammendo” passando per Ampugnano e la speculazione edilizia di Bagnaia.
Insomma il citato “groviglio armonioso” che viene elogiato e coccolato da una parte dei giornalisti locali e che, visto da fuori, appare come una matassa di interessi che si intrecciano e paralizzano la città.
Una cosa è certa: le Lcs hanno guadagnato il sostegno concreto di Loretana Battistini. Un rafforzamento che, ai fatti, potrebbe portare nuova linfa alla “famosa triade” a cui, in effetti, mancava il “volto di donna”.
Alessandro Nannini dopo aver incassato il sostegno della Lega Nord appare più sicuro di sè e a suo agio nella competizione politica.
L’unico senese di questa tornata elettorale – ma anche l’unico scelto fuori Siena, come ricorda il giornalista di Repubblica – serrate le file ha indossato perfettamente l’abito del candidato sindaco e comincia a far conoscere le sue opinioni sui temi più scottanti di Siena.
Cinque i candidati a sindaco. Cinque le alternative che gli elettori si troveranno nelle urne. Almeno per adesso.
Queste elezioni, infatti, ci hanno abituato a colpi di scena di effetto dirompente e non è detto che da questa Santa Barbara siamo fuori.
Resta, infatti, ancora da definire la faccenda di “Per Siena” che, qualche giorno fa, si diceva pronta a presentare una lista tutta sua. Adesso, sulla faccenda, è calato il silenzio. Riflessioni in corso in attesa di non si sa bene cosa.
Le scosse di assestamento a cui si assiste, di ora in ora, per tanti servono a riacquistare – e il verbo non è casuale – l’originale equilibrio. Qualche voce, però, comincia ad alzarsi ed insinua che il movimento tellurico a cui è stata sottoposta la città negli ultimi tempi non può essere che precursore di un cambiamento, di nuovi equilibri. Del resto, la geologia insegna: più il terremoto è forte, più l’ipocentro è in profondità più le modifiche alla crosta terrestre sono evidenti. In un moto della terra che non si può contrastare.
E Siena, per quanto ne so, è ancora sulla terra.