POGGIBONSI. Una conversazione sull’evoluzione del linguaggio del corpo e della danza nella nostra cultura dell’ultimo secolo da Fred Astaire e Ginger Roger fino a Raffaella Carrà passando attraverso la proposta rivoluzionaria di Pina Bausch. Sarà una serata particolare quella che offre il Teatro Verdi di Poggibonsi domenica (25 gennaio) alle ore 18, (ingresso libero).
“Danza: istruzioni per l’uso: assaggi di thè e danza” è il titolo di una conversazione-spettacolo con il danzatore e coreografo, nonché insegnante di danza contemporanea, Paolo Mereu.
Invitato da Francesca Lettieri che con Luca Losi e Cristina Del Zanna cura la rassegna “Il Verdi Danza”, l’artista di origini sarde racconterà e mostrerà al pubblico storie, personaggi, teorie della danza contemporanea.
La serata condita con assaggi di thè e pasticcini è aperta a tutti, infatti non vuole essere una lezione di storia della danza, ma al contrario, un’occasione di conoscenza di dialogo e di divertimento con il pubblico.
Paolo Mereu, che comincia a danzare nella compagnia di Simona Bucci nel 1989, si è formato artisticamente anche grazie all’esperienza newyorchese presso la Nikolais-Louis Dance School e il Merce Cunningham Studio, tra i suoi lavori in Italia e in Francia, figura anche la partecipazione come danzatore ad una creazione di Susanne Linke.
Con Paolo Mereu il pubblico del Verdi che già ospita da otto anni i seminari e gli spettacoli di Francesca Lettieri Adarte, potrà ripercorrere anche grazie ad un video, alcuni dei momenti più creativi della danza dal Novecento ad oggi. Interessante sarà indagare quale sia stato il ruolo della televisione in relazione alla trasformazione del linguaggio del corpo e della danza. A questo risponderà Paolo Mereu con le sue incursioni tra Josephine Baker, Fred Astaire e Ginger Rogers, Raffaella Carrà e Lorella Cuccarini, fino ad arrivare ad Amici di Maria de Filippi.
La serata, che si potrebbe definire un “dance talk show” sarà una riflessione sulla situazione attuale della danza contemporanea, sia come prospettive che come analisi critica.
In effetti, molti interrogativi sono aperti. Come afferma Paolo Mereu “L’attualità, la politica l’economia e la scienza, hanno trasformato gli uomini della nostra società rendendoli sempre meno in armonia con il proprio corpo”. E allora la danza, se conosciuta, potrebbe rivelarsi un momento creativo dalle infinite possibilità di arricchimento per chi si trova a partecipare ad uno spettacolo di coreografi contemporanei.
Chiude la rassegna “Il Verdi Danza” domenica 15 febbraio (ore 18) “Imprevisto”, un progetto IMPRO: Improvvisazione per 6 danzatori su temi concordati con le percussioni dal vivo di Ettore Bonafé. Il progetto offre anche un seminario per danzatori, attori e musicisti, iscrizioni entro Sabato 7 Febbraio.
Informazioni Teatro Verdi, Via del Commercio 15, Poggibonsi, 0577981298, cel. 333.3211254
e-mail: teatroverdi@valdelsa.net web: www.ilverdidanza.it – www.associazioneadarte.org