Tre complici denunciati dalla Stradale. Tutti hanno precedenti
Durante il controllo dei loro documenti, è emerso che tutti avevano numerosi precedenti di polizia a carico e anche alcune condanne, ad eccezione di uno. I documenti che l’unico incensurato aveva fornito, però, agli agenti non sembravano essere autentici, anche se apparentemente rilasciati dal Comune di Roma ad una persona realmente esistente. L’uomo, forse per avvalorare l’originalità della carta di identità fornita, ha esibito ai poliziotti anche una tessera sanitaria. Considerati i precedenti degli occupanti, le dichiarazioni contraddittorie sulla loro destinazione e i forti dubbi sull’autenticità dei documenti del presunto romano, i poliziotti hanno deciso di approfondire il controllo effettuando una perquisizione personale e al veicolo. Così, occultato sotto al vano portaoggetti hanno trovato un piede di porco di circa 50 cm, del possesso del quale non hanno saputo dire nulla. A quel punto i quattro uomini sono stati accompagnati in Ufficio per approfondire gli accertamenti.
All’esito dei riscontri, anche fotosegnaletici, sui documenti di identità è emerso che in verità l’uomo, marchigiano di 43 anni, il cui vero nome è Maciste Spinelli, deve scontare 3 anni 3 mesi e 21 giorni di carcere, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Corte d’Appello di L’Aquila, per reati in materia di stupefacenti. A suo carico, con il suo vero nome e non con le generalità apposte sul documento in suo possesso, era stato, infatti, inserito un rintraccio per la cattura.
Lo Spinelli è stato, quindi, arrestato e accompagnato al carcere di santo Spirito. L’uomo è stato, inoltre, denunciato per falsità e, in concorso con gli altri 3, per il possesso ingiustificato del piede di porco. I documenti contraffatti e l’oggetto da scasso sono stati sequestrati.