Il documento sarà consegnato al prefetto Forte nel corso del presidio del 28 marzo
SIENA. Dal Coordinamento Siena No Green Pass 15 Ottobre riceviamo e pubblichiamo.
“Il Coordinamento Siena No Green Pass 15 Ottobre ha elaborato un appello alle autorità provinciali e regionali per sollecitare la rimozione delle numerose norme anticostituzionali conseguenti all’emergenza COVID. Il prossimo lunedì, 28 marzo 2022, l’appello sarà presentato al Prefetto di Siena nel corso di un presidio che avrà inizio alle ore 10, al quale è stata invitata la stampa.
Il documento ripercorre la lunga sequela di norme che hanno progressivamente limitato la nostra libertà, violando i diritti sanciti dalla Costituzione. Nel nome di un presunto contenimento della pandemia è stato imposto ad un numero crescente di cittadini l’obbligo di sottoporsi al trattamento genico sperimentale, definito “vaccino” per usare un termine rassicurante.
Medici, docenti, forze dell’ordine e, infine, tutti gli ultracinquantenni che hanno deciso di rifiutare il siero si sono visti sospendere dal lavoro, perdendo la loro principale fonte di sussistenza. Nei loro confronti, è stata costruita una campagna d’odio che, purtroppo, fa tornare in mente le pagine più buie del secolo scorso.
Alcuni tribunali italiani, recentemente, hanno posto fondati dubbi sulla legittimità dello stato d’emergenza, da cui siamo soffocati da oltre due anni. Il Consiglio d’Europa, d’altro canto, ha approvato il 27/01/2021 la Risoluzione 2361, nella quale, tra l’altro, ha espressamente escluso che gli Stati possano rendere obbligatoria la vaccinazione anti COVID (punto 7.3.1) e ha inoltre vietato di usarla per discriminare lavoratori o chiunque decida di non avvalersene (punto 7.3.2). Dai documenti de-secretati dell’azienda Pfizer/ BioNTech, infine, stanno emergendo dati agghiaccianti sulle reazioni avverse nel mondo.
Il Coordinamento Siena No Green Pass ha inserito nell’appello dati ufficiali dell’ARS Regione Toscana, dell’ISS e della Protezione Civile, dai quali emerge chiaramente che il reale impatto della pandemia sulla mortalità complessiva è nettamente minore di quanto si possa pensare sulla base del quotidiano martellamento mediatico.
Per citare solo una piccola parte dei dati riportati: “In Toscana l’epidemia “Covid-19” conta al 29/01/2022 8214 decessi (su 3,73 milioni di residenti) con un’età media di circa 83 anni per le donne e 80 per gli uomini (quindi in linea con l’aspettativa di vita della popolazione europea)”. Quanti pensate che siano i decessi Covid-19 in provincia di Siena? Forse diverse migliaia? Ebbene no: al 29/01/2022, sono stati 425.
Il Coordinamento si chiede, quindi, se hanno davvero un fondamento le norme che stanno calpestando i diritti umani e costituzionali dei cittadini e stanno distruggendo l’economia del Paese e della Toscana.
Il Coordinamento chiede alle autorità provinciali un incontro per discutere dei dati raccolti nel dossier e auspica che, nonostante il governo abbia intenzione di procedere con una sconcertante “gradualità”, sospendano immediatamente su tutto il territorio provinciale la “legislazione di emergenza Covid”, che è a-costituzionale e lesiva della dignità della persona umana”.