SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Prendiamo per buono quello che scrivono diversi giornali, la senizzazione della Giunta passa attraverso tre nomi: Colella, Battistini e Fattorini. Tutte e tre contradaioli che l’eventuale impegno politico porterebbe ad una esposizione politica non solo personale. Preambolo a poco più di un anno dalle elezioni i cambi servono a poco se non hanno altri fini. Competenze? Non direi proprio. Elezioni amministrative del 2023? Sicuro. E come dovrebbero avvenire i cambi? Qui siamo sul probabile, ma proviamoci.
Pasquale Colella al posto di Luciano Fazzi, chissà come sarà contento l’attuale assessore al bilancio di essere messo continuamente in discussione, il suo limite è quello di essere un lucchese, ma non è da oggi. A Lucca è molto conosciuto e rispettato, questa pubblicità negativa all’ombra della Torre del Mangia non sarà semplice spiegarla ai lucchesi. Colella lo conosciamo per l’esperienza di Pontignano e tutti possono documentarsi su ciò che ha significato quella esperienza per l’Università e per Siena. Meriti e capacità non saranno importanti, il capo contabile Donati è più che affidabile, ha lavorato bene con Fazzi e ora va in automatico. In più non succederà mai che la maggioranza in consiglio comunale gli voti contro su argomenti come il bilancio. E poi può contare sull’appoggio dei lobby socialists pronti a fare una lista civetta trasversale di appoggio a De Mossi. Fosse questa la vera ragione del suo incarico?
Loretana Battistini con molta probabilità potrebbe prendere il posto di Sara Pugliese alla cultura. Altra esponente di Forza Italia in Giunta insieme alla Clio Biondi Santi, potevano nominarla subito nel 2018, ma sono tutte e due senesi, allora? Allora c’è sempre il 2023. Non è pensabile che possa mettere su una politica culturale in pochi mesi e forse dovrebbe avvalersi di qualche esperto. Già, dimenticavo, la cultura continuerà a farla il sindaco De Mossi. Quindi? Mah!
Stefania Fattorini al turismo. Forse gli incarichi potrebbero intrecciarsi con quelli della Battistini, con la Fattorini alla cultura, staremo a vedere. Certo in questo caso la senenizzazione è vera e profonda: la rappresentante di Confcommercio è una nota contradaiola della Lupa. Confcommercio al turismo: è vero che nel passato è già accaduto di avere una rappresentante di una categoria al turismo, ma forse non è la scelta più opportuna e potrebbe cozzare con le azioni in funzione 2023. Non ci sono solo le prossime elezioni amministrative, ma prima, molto prima le nomine nella Fondazione Monte dei Paschi, è questo il motivo?
Ma perché la riunione con i partiti è stata al vetriolo e qualche rappresentante di questi ha lasciato l’incontro? Non è dato saperlo, sarà stata la modalità con la quale è avvenuta la sostituzione del Pinzuti o vicende pregresse che hanno coinvolto l’Asp di Siena? Mah! Non lo sapremo e ci interessa anche poco. Normalmente, quando si punta a portare a casa il fare amministrativo in previsione di una scadenza elettorale, si rinserrano le fila di chi ha già amministrato e che può portare i suoi risultati all’elettorato. È conosciuto e ha contatti.
Nel caso di Siena si cerca altro, forse mancano proprio i risultati?