Tentenna la candidatura di Nannini. Mentre l'Udc converge - a fatica - su Corradi

di Augusto Mattioli
SIENA. L’area del centro destra senese è in subbuglio. L’Udc dopo un confronto interno molto duro ha scelto di aderire al terzo polo, che presenterà ufficialmente venerdì (11 marzo) la candidatura a sindaco di Gabriele Corradi ex dirigente della Banca Mps.
La Lega Nord invece entra in grave crisi in seguito alle dimissioni di tre dei quattro componenti del direttivo provinciale, (come aveva anticipato domenica L’Unità), che contestano la gestione del partito in proiezione alle elezioni amministrative del Comune di Siena da parte del segretario provinciale Francesco Giusti.
La scelta fatta dall’Udc, sostenuta dal professor Alberto Brandani che ha assunto il ruolo di padre nobile del partito senese e, a quanto sembra, benedetta dallo stesso Pierferdinando Casini, ha creato forti tensioni interne con quel settore del partito che avrebbe almeno preferito andare alle elezioni amministrative di maggio con il proprio simbolo e il proprio candidato. Una soluzione sponsorizzata dal presidente provinciale del partito Sandro Senni e da Gianni Giacopelli già segretario provinciale, una lunga militanza nella vecchia Democrazia Cristiana.
C’è chi parla di una rottura definitiva tra le parti, ma è probabile che il professor Brandani riesca a fare un’azione di ricucitura con gli scontenti del partito. Pare che nella sua discussione interna l’Udc abbia anche preso in esame l’ipotesi di un accordo con il Pdl. Il cui modo di proporre come candidato sindaco Alessandro Nannini però non è piaciuto. Per cui l’unica alternativa ritenuta valida è stata quella dell’accordo con il terzo polo. Riguardo la candidatura di Nannini erano corse voci di un raffreddamento dell’interessato sulla sua candidatura in conseguenza del secco no della Lega Nord sul suo nome. Ma la crisi interna della Lega Nord con la messa in mora del segretario provinciale Giusti potrebbe aprire la strada ad un accordo tra la stessa Lega Nord e il Pdl sul nome dell’ex pilota. Giusti infatti ha sostenuto fino ad oggi la candidatura di Loretana Battistini, che non piace a Daniele Parenti Nadia Caponeri Mauro Zanobi, i tre componenti il direttivo provinciale del partito che lo contestano.
I tre nella lettera di dimissioni dal direttivo dello scorso tre marzo, inviata ai vertici locali, regionali e nazionali del partito accusano Giusti di avere portato avanti “insieme al suo vice in modo assolutamente non condivisibile la candidatura a sindaco per le elezioni amministrative di Siena scegliendo un candidato sindaco non appartenente al nostro movimento e imponendolo di fatto al consiglio direttivo”. Secondo i tre dimissionari il segretario Giusti con i suoi comportamenti “ha snaturato il ruolo del consiglio direttivo, impedito alla Lega Nord di crescere come movimento politico e come numero degli iscritti, e attivisti e di avere un corretta visibilità sui giornali locali arrecando danno all’immagine del partito”.
Una vera e propria dichiarazione di guerra che potrebbe ribaltare la linea della Lega finora molto concorrenziale con il Pdl…