FIRENZE. Dal Parrito Comunista riceviamo e pubblichiamo.
“II Partito Comunista, sezione di Firenze, prende le distanze e denuncia senza riserva ciò che è accaduto sabato 12 Marzo alla “sedicente” manifestazione per la Pace svoltasi in Piazza Santa Croce, alla quale hanno preso parte alcune sigle sindacali, il sindaco Dario Nardella e il segretario del PD Enrico Letta.
Certamente ogni manifestazione per la Pace è sacrosanta e condivisibile: come Partito Comunista abbiamo più volte rivendicato in questi giorni la nostra azione politica, volta a respingere la guerra in ogni sua forma, di conseguenza abbiamo preso le distanze dalla polarizzazione isterica indotta dal monopolio dell’informazione, a cui stiamo assistendo, e che da almeno due anni ci vuole per forza schierati e in guerra contro qualcuno; anche e soprattutto contro i nostri interessi di cittadini.
.mDiversamente da quello che si può immaginare, purtroppo, quella di sabato 12 Marzo in Piazza Santa Croce non è stata una manifestazione per la Pace.
Quando una manifestazione per la Pace diventa ad appannaggio di una delle due parti in conflitto e schierata totalmente a favore di una sola di queste, appare semplicemente logico che l’evento perda qualsiasi possibilità per uno spunto di riflessione e analisi sulle differenze tra i due contendenti, i valori in gioco, la differenza politica e religiosa, lo spaccato temporale dell’intensificazione del conflitto in tutta la sua interezza, valutando quali passaggi ed errori da ambo i lati hanno portato a tutto questo.
Non è un assunto ideologico, ma logico, in una manifestazione, quando si prende la parte di una delle due nazioni in guerra, quella non è più una manifestazione per la Pace. Addirittura quest’oggi, sul palco, ha preso la parola in videoconferenza, niente meno che l’attuale presidente dell’Ucraina e non l’ha fatto certo per lanciare spunti di analisi e riflessione su gli avvenimenti. Al contrario, ha rilanciato l’idea che questa guerra sia “giusta”, ne rivendica le motivazioni che sono quelle di tutela “dei valori occidentali” e approfitta della piazza per chiedere ancora una No Fly Zone sull’Ucraina da parte della NATO, che per inciso aprirebbe le porte alla Terza Guerra Mondiale, dichiarazione purtroppo accompagnata da uno scroscio di applausi di piazza”.