SIENA. “L’invasione dell’Ucraina attuata dal regime autoritario di Putin è un atto gravissimo e ingiustificabile. Aggredendo la popolazione ucraina, la Russia sta violando la legalità internazionale e i diritti umani. La guerra sta causando morte, distruzione, sofferenza.
Siamo di fronte ad una drammatica crisi umanitaria: bombardamenti anche su abitazioni civili, scuole e ospedali, migliaia di vite a rischio, milioni di persone in fuga dalle proprie città e dal proprio paese. E Putin – a conferma della sua pericolosità per la pace in Europa e nel mondo – non esita ad evocare anche la minaccia nucleare.
Bisogna agire per fermare la guerra. Dobbiamo moltiplicare gli sforzi per proteggere e aiutare la popolazione ucraina.
Accanto alle necessarie sanzioni economiche verso il paese aggressore, le iniziative diplomatiche da parte dell’Europa e dell’Italia devono contribuire a tenere aperti spazi di trattativa e cercare di limitare i rischi di ulteriore estensione della guerra.
La mobilitazione dei cittadini a favore della pace, in ogni parte del mondo, è parte fondamentale di questo impegno.
L’accoglienza dei profughi ucraini costretti a lasciare il loro paese deve essere piena, anche da parte dell’Italia e della nostra città.”
In questo contesto la Fondazione Derek Rocco Barnabei sostiene quanto i Governi e gli Organismi e le Comunità internazionali stanno facendo per la ricerca della pace e impegna una parte delle sue pur limitate risorse per inviare attraverso la Caritas medicinali e beni di prima necessità alla popolazione che sta soffrendo, colpita dagli enormi disagi e dal dolore che la guerra porta con le divisione di intere famiglie e la distruzione delle città.