SIENA. La straordinaria collezione che raccoglie tutti i numeri dei primi due anni di vita della rivista Musica Jazz, è finalmente on line. Grazie ad una innovativa iniziativa del Centro Studi “Arrigo Polillo” sezione ricerca della Fondazione Siena Jazz, che possiede uno degli archivi sonori e bibliografici più ricchi in Europa sulla musica afroamericana, con un semplice clic sull'indirizzo <http://centrostudi.sienajazz.it/musicaejazz.html, docenti allievi e musicisti di jazz ma anche appassionati e curiosi di tutto il mondo, potranno consultare la prestigiosa rivista ed entrare nella magia di questi deliziosi incunaboli da cui ha preso vita il movimento jazzistico italiano.
Apparsa per la prima volta nell'agosto del 1945 come quindicinale, in formato tabloid e con il titolo “Musica & Jazz”, la rivista che è oggi possibile trovare solo in pochissime biblioteche, sarà finalmente accessibile a tutti. Le scansioni in alta definizione di ogni pagina possono essere scaricate, stampate e se l'utente vuole anche rilegate, creando così una vera e propria copia anastatica del prezioso documento. Un importante passo avanti per i tanti studiosi e appassionati, che potranno comodamente usufruire di un'altra preziosa parte di questo ricco, e sempre aggiornato, archivio.
“Milano era stata da poco liberata – ricorda Francesco Martinelli, direttore del Centro Studi della Fondazione Siena Jazz – e si poteva tornare a parlare di jazz. Giancarlo Testoni, presidente dell'Hot Club di Milano, non vedeva l'ora di poter dare agli appassionati qualcosa in cui riconoscersi. Intorno a lui si raccoglie un gruppo dalle grandi e complementari qualità: Arrigo Polillo, che faceva l’avvocato e diventò il redattore capo della rivista; Livio Cerri di Pavia, che faceva il dentista pur essendo diplomato in conservatorio in violoncello; Roberto Nicolosi, cugino di Livio Cerri anche lui dentista per tirare avanti la famiglia anche se era un musicista, compositore, contrabbassista, pianista, trombettista e arrangiatore dell’ orchestra dell’EIAR appena trasformatasi in RAI; Giuseppe “Pip” Barazzetta, bancario di professione e grande raccoglitore di informazioni e infine Giacomo Carrara. In seguito si aggiunsero altre persone invitate da Testoni, che oltre a fare il giornalista era poeta e autore di testi per canzoni: tra essi Carlo Alberto Rossi, Enzo Ceragioli, Piero Rizza, direttore di orchestra e sassofonista, il primo arrangiatore bianco per un’orchestra nera”.
In questi anni “Musica e Jazz – Quindicinale illustrato di musica leggera” non ha ancora una cadenza mensile. Il sogno di Testoni (e poi di Polillo) di creare un Centro Studi sul Jazz si manifesta con l'annuncio della nascita a Milano di un comitato promotore composto appunto da Testoni, Polillo, Alessio Gurviz, Roberto Nicolosi, Livio Cerri. “Per la realizzazione concreta di tale idea – spiega Francesco Martinelli – si dovrà aspettare oltre quaranta anni, con la creazione del Centro Studi nell'ambito di Siena Jazz, cui significativamente Polillo destinerà le sue collezioni”.