Perchè parte delle Liste civiche senesi non può guardare di buon occhio la nuova lista di sinistra?
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SIENA. Non è facile farsi capire! All’incontro su ‘Destra e Sinistra oggi a Siena’ si sono, com’è naturale in quasi tre ore di dibattito, intrecciati molti temi e problemi.
A titolo personale, come partecipante al Laboratorio civico per Siena come tanti altri cittadini non inquadrati dai partiti, ricordavo che avevamo segnalato alla città (a tutti i partiti e gruppi, non al solo PdL!) un candidato di valore, competente e super partes, non inquadrabile in destra, centro o sinistra, essendo un ‘commis de l’Etat’, che ha ‘servito’ ad altissimi livelli governi nazionali sia di destra che di sinistra con soddifsazione di entrambi e ha dimostrato a Siena, in lunghi anni di battaglia in Consiglio comunale, il suo amore per la città. Indipendente com’è, però, sia detto tra parentesi, non è forse il candidato più accettabile di questi tempi…
Comunque sia, come consigliere comunale di Libera Siena, invece, concludendo l’incontro promosso come tale (e non come Laboratorio), ricordavo l’unanimità che si era realizzata nel corso del dibattito nel non considerare di ‘sinistra’ la politica del sindaco uscente Cenni, e quindi anche quella ‘continuista’ ora promessa dal Ceccuzzi. I miracoli, beninteso, sono sempre possibili, persino nella laicissima San Quirico…, ma almeno bisogna dichiararsi disponibili a crederci e Ceccuzzi per ora non ha consentito un tale atteggiamento.
Detto questo, ne ricavavo da semplice cittadino con qualche praticaccia di istituzioni e di liste civiche (ne faccio dal 1993!) per il quale due più due fa ancora quattro (o in politica no?) che la coalizione di sinistra ‘discontinua’ in costruzione, e che tante speranze suscita anche tra molti PD delusi dal partito localmente, potesse trovare anche interlocutori interessati nelle LCS, quelle che la dirigenza attuale sembra aver stretto in un abbraccio (speriamo non mortale) con API e FINI (l’UDC, più scafata, si tiene per ora prudentemente fuori).
Nelle LCS, come c’ero io di Libera Siena, ce ne erano anche altri. Divenendo attuale una prospettiva di sinistra ‘vera’, Libera Siena (oggi da anni in quiescienza) non potrebbe fare una solenne riflessione e decidere se sostenere o meno il nuovo raggruppamento se LCS si ostinano nella chiusura terzopolista? Qui non si fa il tifo per l’IdV né per nessun altro.
L’incontro delle Lupe ha fatto vedere convergenze importanti sui contenuti. E’ su quelli che bisogna incontrarci a livello locale, non sui programmi nazionali. I partiti che vogliono essere nuovi, e dall’IdV all’API non lo vogliono?, dovrebbero capirlo. Noi cittadini di base non siamo più disposti a immolare gli interessi della città a schieramenti precostituiti.
Qui c’è un problema di blocco democratico da rimuovere: non si può emarginare nessun possibile alleato nell’impresa. Nessun partito nazionale, ma anche nessuna preclusione personale, può consentirlo. Chi se ne prende la responsabilità: a questo punto storica?
Mario Ascheri