SIENA. Il 10 dicembre 2021, nella Gazzetta Ufficiale n. 98, viene pubblicato il bando per il reclutamento di 500 magistrati ordinari in tirocinio, un provvedimento facente parte del P.N.R.R., il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una serie di misure del programma Next Generation EU, il pacchetto di 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Questa è una tappa importante per il rafforzamento delle risorse in vista del raggiungimento degli obiettivi di efficienza della giustizia. E’ infatti, in atto, un disegno di riforma dell’amministrazione volto a massimizzare l’efficienza degli uffici giudiziari, in primis quelli dei magistrati.
Le linee guida fornite per lo svolgimento delle prove riprendono parzialmente quelle adottate per il concorso precedente, indetto con d.m. 29 ottobre 2019, le cui prove si sono tenute a luglio 2021. Vengono riproposte le tre prove scritte in materia di diritto civile, penale e amministrativo per le quali il tempo a disposizione di ogni candidato sarà di cinque ore.
La commissione risulta incrementata nel numero dei membri: oltre al presidente saranno presenti 23 magistrati, 6 professori e 4 avvocati in modo da sveltire il momento della correzione gestita da tre sottocommissioni. Novità interessante è la consultazione dei testi normativi che potrà avvenire anche mediante modalità informatiche ancora da specificare tramite decreto.
Si prospetta una grande opportunità per tutti coloro che intendono perseguire la carriera di magistrato. Da sottolineare che è il concorso con più posti degli ultimi dieci anni: nel 2011 i posti vacanti furono “solo” 370.
I requisiti necessari per partecipare al concorso sono:
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aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza
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possedere la cittadinanza italiana
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possedere il pieno esercizio dei diritti civili
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essere incensurato
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possedere l’idoneità fisica all’impiego
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essere in posizione regolare nei confronti degli obblighi militari
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non essere stato dichiarato per tre volte non idoneo agli esami nelle passate edizioni
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aver conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali oppure aver concluso il tirocinio di 18 mesi presso l’Avvocatura dello Stato oppure aver superato l’esame per l’esercizio della professione forense
Consigli partici:
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Organizzare la propria preparazione
Il miglior alleato è sicuramente uno studio metodico e costante. Individuato il proprio livello di preparazione, specialmente se si è appena superato l’esame di abilitazione forense, è fondamentale fissare degli step progressivi di avanzamento per gestire il programma e centrare l’obiettivo. Sicuramente il primo passo è quello di confrontarsi con le tre materie, diritto civile, penale e amministrativo a livello manualistico, in modo da consolidare gli istituti e principi in ogni ramo del diritto. Successivamente, è necessario l’approfondimento, sia affrontando le tematiche trasversalmente, sia analizzando le sentenze e gli aggiornamenti giurisprudenziali più recenti, in modo da avere un quadro ampio e chiaro del panorama del dibattito dottrinario.
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Scrivi!
Spesso l’attività redazionale è lasciata in secondo piano o trascurata. Tuttavia, la correttezza grammaticale, l’appropriatezza di linguaggio, la chiarezza, completezza e coesione del testo sono criteri di valutazione della prova e molto spesso, come si evince dai risultati delle prove di luglio 2021, sono le discriminanti nel superamento della prova stessa.
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Imparare a gestire lo stress
Le tre giornate di prova non richiedono soltanto un grande sforzo intellettuale e grande concertazione. Sono pesanti anche dal punto di vista fisico. E’ importante quindi, allenarsi nella gestione della propria emotività e imparare a confrontarsi con delle tempistiche importanti, magari effettuando delle vere e proprie simulazioni anche per conto proprio, riproponendo quelle che potrebbero essere tutte le condizioni dell’esame.
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Frequentare una scuola di preparazione
Frequentare un corso per magistrato è senza dubbio un valido aiuto nella preparazione: per seguire proficuamente le lezioni è necessario dedicarsi con costanza e attenzione allo studio. Il confronto con i compagni poi, è un utile momento di condivisione e di riflessione che aiuta lo sviluppo del pensiero critico. Inoltre, parte integrante dei programmi di preparazione è l’attività redazionale, che viene allenata e monitorata individualmente. Formazione Giuridica – Scuola Zincani, da anni organizza dei percorsi dedicati proprio a chi desidera affrontare il concorso in magistratura con programmi modelli sulle esigenze particolari di ogni corsista. Un valore aggiunto è quello di poter seguire lezioni tenute da un ex magistrato, il dott. Vito Zincani, pietra miliare della storia giuridica di Bologna.
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