Un nuovo progetto da oltre un milione e mezzo di euro
Il primo tema affrontato è il nuovo accesso al sistema. Il nuovo ingresso sarà dal vero accesso al vecchio sistema ospedaliero attraverso il grande portone ad arco acuto frontale alla facciata del Duomo. Questo porterà, oltre ad una diversa distribuzione dei percorsi e a vari livelli di fruizione degli spazi, ad un riappropriarsi di ambienti e locali che hanno perso il loro carattere e la loro naturale vocazione. Questo “ritorno” all’ingresso principale assume un significato simbolico, oltre alla sua necessità distributiva.
Verrà comunque mantenuto l’attuale accesso da Palazzo Squarcialupi, ma avrà una valenza diversa. Mentre l’ingresso frontale permette l’ingresso alla parte museale a pagamento, l’ingresso da Palazzo Squarcialupi fa accedere ad un serie di servizi e spazi in cui non è necessario l’acquisto di un ticket come il bookshop, la caffetteria, sale espositive per mostre ed eventi gratuiti e il nuovo “Punto turistico-informativo”.
Lo spazio all’ingresso, frontalmente al Duomo, verrà ripensato come un ambiente di collegamento diretto con la città. Il progetto prevede la chiusura degli accessi alla Chiesa “Santissima Annunziata” e alla Sala del Pellegrinaio con due grandi vetrate che permettano di vedere gli interni. Sarà ripensato anche tutto l’ambiente con un nuovo sistema di illuminazione e l’allestimento delle biglietterie. Da questa sala si accederà alla Cappella del Manto. Siamo già nel percorso museale, nella sala verranno installati dei totem touch screen con informazioni utili alla visita. Da qui si accede al “Passeggio” che attualmente ospita alcuni gruppi scultorei. Verrà ripensata la pavimentazione della sala e il sistema illuminotecnico.
La Sala San Carlo Alberto, attualmente non utilizzata perchè in fase di ristrutturazione, ospiterà nella sua parte iniziale il guardaroba e poi una galleria fotografica, per mostre permanenti e temporanee. La sala sarà ripensata interamente, sia da un punto di vista edilizio che illuminotecnico ed allestitivo.
La Sala San Pio manterrà alle pareti i quadri presenti, ma verrà riorganizzata per ospitare un auditorium per circa 140 persone per performance artistiche, musicali, teatrali e conferenze.
Per il Pellegrinaio saranno ripensati il pavimento e l’illuminazione per esaltare gli affreschi sulle volte.
Le sale Sant’Ansano e San Galgano, insieme alle due successive, saranno destinate ad attività museali sia permanenti sia temporanee e costituiranno il nucleo del sistema espositivo del Santa Maria della Scala.