SIENA. Che ne è stato della collezione d’arte contemporanea donata al Comune di Siena?
Le recenti vicende che hanno interessato il Santa Maria della Scala, a cui hanno fatto seguito le dimissioni dell’Assessore Pugliese, hanno appena evidenziato tutte le lacune e le criticità della politica culturale portata avanti dal Sindaco De Mossi, che ne ha avuto lungamente la delega.
Proprio in questo ambito ci chiediamo che cosa ne è stato della collezione d’arte contemporanea che fu accettata con una delibera del Consiglio Comunale del 29 luglio 2019 a cui ha fatto seguito un aggiornamento dell’elenco delle opere approvato dalla Giunta il 25.06.2020.
Presentata con enfasi come una acquisizione di grande importanza, nonostante le tante perplessità avanzate dalle forze di opposizione, sarebbe dovuta andare ad arricchire le collezioni dell’antico Spedale in ambienti appositamente individuati e ristrutturati. Nelle intenzioni dell’allora Assessore alla cultura oltre che Sindaco avrebbe dovuto costituire una collezione permanente e fornire materiale per alcune mostre tematiche. L’atto di donazione prevedeva inoltre che il Comune di Siena stipulasse un contratto triennale con il curatore scelto dall’anonimo donatore.
Il dott. Alberto Zanchetta, questo il suo nome, avrebbe dovuto curare l’allestimento delle opere, redigere e seguire un progetto di valorizzazione che avrebbe portato entro due anni all’inaugurazione degli spazi dedicati alle opere donate.
Ma tant’è, come ormai sempre più spesso accade, agli annunci roboanti di questa amministrazione é seguito il nulla. Su tutta la vicenda é calato il silenzio più assoluto e nulla é stato fatto. Anzi, il dott. Zanchetta ha lasciato il suo incarico, ma i costi per il Comune di Siena sono rimasti e rimangono inalterati: sopralluoghi di un restauratore, trasporto delle opere dalla sede originaria ad un deposito transitorio a Padova, stipula di polizze assicurative.
A distanza di quasi tre anni i cittadini senesi non hanno ancora avuto modo di vedere questa nuova collezione di arte contemporanea, così decantata.
Da un recente atto del Comune si ricava che, al momento, il trasferimento al Santa Maria della Scala, previsto entro il 31.12.2021, non può avvenire.
Siamo curiosi di capire se la Fondazione e il comitato tecnico-scientifico ci stanno lavorando
Associazione In Campo