L'ombra del referendum Fiat si allunga sul rinnovo del contratto dei bancari
di Giovanni Elia
SIENA – Si è aperto oggi il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari scaduto il mese scorso. Da una parte Francesco Micheli, delegato per gli affari sindacali di Giuseppe Mussari in Abi ed ex braccio destro di Corrado Passera in Intesa: dall’altra nove sigle sindacali. Il nuovo contratto riguarderà oltre 340 mila lavoratori ed ha già delle linee guida (flessibilità e costi inferiori all’inflazione), ma il punto più problematico riguarda la possibilità di firmare accordi in deroga al contratto nazionale. Lo ha scritto apertamente la stessa Abi nel documento consegnato ai sindacati, accompagnandolo all’invito a tutte le parti sociali a “perdere un poco di quello che era”; insomma la stessa possibilità che l’amministratore delegato di Fiat Marchionne si è assicurato dopo i referendum negli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano d’Arco.
Certo appare difficile comparare i 22 mila operatori di un settore come quello metalmeccanico – in crisi in Italia da qualche lustro – con gli oltre trecentomila del settore bancario, che non ha risentito al pari degli omologhi stranieri degli effetti della crisi economica, ma c’è un precedente che potrebbe spianare la strada ai Marchionne del credito. Un anno fa, per garantire il rientro in Italia di 500 lavoratori delocalizzati e una loro stabilizzazione, Intesa San Paolo richiese ed ottenne dai neoassunti una riduzione dello stipendio del 20 per cento, tre ore di lavoro in più alla settimana e la diminuzione di un quinto del premio di produzione. Ed a guidare in porto l’accordo fu proprio Francesco Micheli, al tempo negoziatore per Intesa. Occupazione in cambio di una temporanea sospensione di alcune prerogative, in sintesi: ed il parallelismo con Fiat non finisce qui, perché l’accordo fu firmato da tutte le sigle sindacali tranne la Fisac-Cgil, esattamente come la collega Fiom ha fatto a Mirafiori.
La questione potrebbe riguardare in maniera particolare il nostro territorio, per ovvi motivi, e non solo per quanti lavorano a vario titolo per il gruppo MPS: un precedente può essere archiviato come soluzione estrema ad una situazione estrema, ma due?