A dirlo una indagine del Centro Studi Mercurio di Confesercenti Siena
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SIENA. Tra le imprese senesi del Terziario ed il sistema bancario la tensione non accenna a diminuire. Negli ultimi 3 mesi, il rapporto con le banche è peggiorato per 6 aziende su 10. Nell’immediato futuro, la maggior parte di chi tornerà a chiedere credito lo farà per salvare la gestione corrente, ma più della metà del comparto rinuncerà del tutto a farlo. Sono questi i risultati di un’indagine condotta nel mese di febbraio dal Centro Studi ‘Mercurio’ di Confesercenti Siena, che ha sottoposto un apposito questionario ad un campione pari al 2 per cento delle imprese attive nei settori del commercio e del turismo.
Solo una impresa su 100 afferma di aver migliorato il proprio rapporto con le banche negli ultimi tre mesi, mentre la soglia di chi ritiene di averlo mantenuto ‘costante’ non va oltre il 36 per cento. A fronte di una richiesta di finanziamenti , quasi 3/10 del campione dice di aver incontrato ‘molte difficoltà’, 1/5 di loro dichiara che è stato “impossibile ottenerli”. Tra i fattori di criticità spicca l’incremento di tassi e costi di istruttoria (motivo principale in quasi la metà dei casi), la richiesta di maggiori garanzie (31 per cento), il veto su nuovi prestiti e le richieste di rientro su precedenti affidamenti. I dati di visione prospettica che risultano dall’indagine risultano tutt’altro che migliorativi: il 57 per cento delle aziende non farà ricorso al credito nei prossimi tre mesi, un altro 13 per cento valuterà se farlo o meno e solo il 30 per cento è motivato a provarci. Chi lo farà, tuttavia, ha obiettivi di sviluppo solo nel 37 per cento dei casi (per ampliamento o nuovi investimenti in genere) mentre il 63 per cento avrà come unico obiettivo il mantenimento in vita dell’impresa.