"La Regione Toscana pretende di esentare dall’esame ai fini della tutela paesaggistica pressochè tutti i tagli boschivi"
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FIRENZE. Dal Gruppo d’Intervento Giuridico riceviamo e pubblichiamo.
“L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (17 gennaio 2022) una specifica istanza al Governo perché promuova ricorso davanti alla Corte costituzionale (art. 127 cost.) avverso le disposizioni contenute nella legge regionale Toscana 28 dicembre 2021, n. 52 “Disposizioni in materia di tagli colturali. Modifiche alla l.r. 39/2000” (in Bollettino regionale della Regione Toscana n. 108, parte I, del 29 dicembre 2021), nella quale sono state previste disposizioni palesemente eversive delle competenze statali in materia di ambiente e paesaggio (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s, Cost.).
Con la disposizione contestata, la Regione Toscana pretende di esentare dall’esame ai fini della tutela paesaggistica pressochè tutti i tagli boschivi anche nelle aree tutelate con specifico provvedimento di individuazione della zona tutelata con vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in palese spregio della giurisprudenza costituzionale, amministrative e penale costanti.
La Regione Toscana ha così voluto accogliere le pressioni di progettisti, tecnici, operatori e aziende del settore boschivo, che voglio avere mani e motoseghe libere da vigilanza e controlli di Soprintendenze e Carabinieri Forestale.
Il GrIG, sulla base della giurisprudenza costituzionale costante, ha, quindi, chiesto al Governo Draghi di impugnare la legge regionale Toscana n. 52/2021 davanti alla Corte costituzionale in quanto lesiva delle competenze statali esclusive in materia di salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente”.