“Azioni mediatiche congiunte e attacchi alla precedente amministrazione, ma l’antenna resta dov’è!”
MONTERIGGIONI. “Il Pd di Monteriggioni ricorre al sostegno dei consiglieri di destra per certificare il proprio fallimento. Dal reciproco sostegno alle mozioni scritte e approvate insieme è stato un attimo”. Con queste parole i consiglieri del gruppo Per Monteriggioni commentano l’epilogo della questione dell’antenna di San Martino, criticata dagli abitanti della zona e sulla cui regolamentazione ci sono ancora molti punti interrogativi.
“Nel Consiglio comunale del 30 novembre – continuano i consiglieri – la maggioranza aveva approvato una mozione, sempre con l’appoggio del centrodestra e la nostra astensione, in cui impegnava il Sindaco e la Giunta a ‘Predisporre le attività necessarie all’adozione di una regolamentazione di livello comunale’. Nel Consiglio comunale del 30 dicembre è invece arrivata la proposta di deliberazione ‘Costituzione della commissione consiliare speciale sul programma degli impianti di radiocomunicazioni’, richiesta dalla maggioranza e dal centrodestra. È stata approvata, dalla maggioranza e dal centro destra ma con il nostro voto contrario, l’istituzione di questa commissione speciale con il dispositivo tra l’altro di…omissis…. “definire e manifestare gli indirizzi e le volontà politiche …omissis…”.
“Questo atto – continuano i consiglieri Senesi e Lattanzio – che costituisce un inutile aggravamento dei procedimenti amministrativi già di per sé complessi, è palesemente un’ancora di salvezza per il Sindaco Frosini e la sua giunta, finalizzata a sollevarli da prendere decisioni talvolta impopolari, sottraendo al contempo l’intera maggioranza consiliare dal relazionare nelle commissioni già istituzionalmente costituite. In tal modo la parte politica si sostituisce ai tecnici senza avere le competenze adeguate e nell’impossibilità oggettiva di affidare incarichi specialistici in quanto tale prerogativa è esclusivamente competenza degli uffici su indirizzi della giunta. È proprio vero che quando non si sa come risolvere un problema si istituisce una commissione”.
“Tali regolamenti – concludono i consiglieri – adottati da altri Comuni in materia, sono spesso finiti nelle aule dei tribunali amministrativi, dal momento che i ripetitori telefonici sono considerati parte di un’opera essenziale per il Paese. La stessa Anci ha invitato i comuni ad un rapporto di dialogo con i gestori telefonici per scongiurare una conflittualità giudiziaria. Gli unici regolamenti che non sono stati messi in discussione sono quelli di natura urbanistica. Ed è proprio in materia urbanistica che pensiamo sia doveroso che il sindaco riferisca sui risultati ottenuti dall’azione di autotutela proclamata sui media, ma per la quale al momento non ci sono stati trasmessi documenti. Forse anche quella era una sola azione mediatica, sempre con il supporto della destra”.