Martedì 18 gennaio, alle 21.15, la grande interprete femminile porta a Montepulciano un testo scritto da Lucia Calamaro
MONTEPULCIANO. Isabella Ragonese, interprete raffinata e celebrata nei palcoscenici, nei cinema e in tv, è protagonista al Teatro Poliziano. Martedì 18 gennaio 2022, alle ore 21.15, è infatti in agenda a Montepulciano l’atto unico “Da lontano (chiusa sul rimpianto)”, scritto espressamente per lei e diretto dalla drammaturga e regista Lucia Calamaro.
Personalità autorevole della nuova scena teatrale, insignita di tre premi UBU, Calamaro descrive in questo testo la percezione spesso avvertita quando si è piccoli dei problemi vissuti dagli adulti amati. Se dapprima tale consapevolezza si accompagna al senso di impotenza nel dare ogni aiuto, una volta che si è divenuti adulti e si sono acquisiti i mezzi necessari, accende il proposito di dover capire e curare quel dolore.
Così a Isabella Ragonese, attrice di successo di teatro e cinema – si ricorda in “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì e diretta dai registi Daniele Lucchetti, Mario Martone, Sergio Rubini, Pupi Avati – è affidato il ruolo della figlia. Una donna, diventata terapeuta, colta nel momento in cui, con le risorse a sua disposizione, prova finalmente a riparare le ferite da sempre intraviste nella madre fragile e afflitta. Lo spettacolo, che si avvale della partecipazione di Emilia Verginelli, indaga con raffinata intensità una dinamica comune, dettata dal sentimento di una figlia di prestare ascolto alla madre e in qualche modo restituirle le cure ricevute da bambina tra tante tribolazioni.
«Quanti di noi, da piccoli, hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Quanti avrebbero voluto intervenire? Aiutare, capire. In fondo salvarli. E quasi mai si può. Tra i desiderata incompiuti che abitano un’esistenza, ogni tanto (fra le impossibili) fa capolino quella di psicanalizzare quel genitore dolente che abbiamo conosciuto da bambini», spiega Lucia Calamaro.
«Avere i mezzi, gli strumenti per dargli l’ascolto dovuto ed aiutarlo senza che se ne accorga. Il genitore che sentivamo più fragile. Quell’adulto impreparato al mondo che ci accudiva alla bell’e meglio attraversato com’era da tribolazioni e guai. Non stavano sempre bene i nostri genitori. Avevano parecchi dispiaceri. E noi eravamo piccoli, per lo più impotenti di fronte a quella loro ben declinata infelicità. Intuivamo, non sapevamo, sospettavamo, non sapendo che fare. Allora ho immaginato un luogo, piccolo, tra un fantomatico “di qua” e “di là” in cui questo fatto, questa parola che sia “evento”, che curi, possa accadere, per un po’».
Il prossimo appuntamento atteso al Teatro Poliziano è lo spettacolo di Stefano Massini, autore affermato e noto volto televisivo, che presenterà il suo “Alfabeto delle emozioni”, venerdì 4 febbraio 2022.