SIENA. Si è tenuto, questa mattina, il Consiglio Comunale a Siena. Di seguito, e in aggiornamento, i temi trattati dal consesso cittadino.
IN CONSIGLIO L’ELENCO DEGLI IMMOBILI DA ACQUISIRE AL COMUNE E QUELLI DA PERMUTARE
L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha approvato l’elenco degli immobili da acquisire al patrimonio del Comune e quelli da permutare alla pari, a integrazione del Piano delle alienazioni dell’amministrazione, approvato a febbraio scorso.
L’assessore al Patrimonio Luciano Fazzi ha spiegato: “Il primo elenco contiene i beni, necessari per completare l’iter relativo ad opere pubbliche dell’Ente, da acquisire a titolo gratuito; tra questi, terreni, aree a verde o destinate a parcheggio. Mentre il secondo riporta due permute di terreni a San Miniato, da effettuare alla pari senza conguaglio economico tra le parti, di cui uno con l’Università degli Studi di Siena per la realizzazione della deviazione del tracciato di via Berlinguer”.
IN CONSIGLIO LA MODIFICA DEL CONTRATTO CON LA SIENA PARCHEGGI
L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato la modifica del contratto tra il Comune e la Siena Parcheggi avente a oggetto il servizio di gestione della mobilità e della sosta cittadina.
Con la delibera consiliare del luglio 2021 era stato rideterminato in 500mila euro il canone dovuto da Siena Parcheggi all’Ente per l’anno in corso. Una riduzione dovuta al prolungamento dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 e che faceva riferimento ai ricavi della società calcolati al 30 giugno scorso. Nello stesso atto erano stati indicati anche gli importi da corrispondere per gli anni successivi.
Con nota dell’11 novembre, la partecipata ha comunicato al Comune la possibilità di anticipare al 2021 la decorrenza del maggiore corrispettivo inizialmente previsto per il 2022, poiché la sua situazione economica, alla data del 30 settembre, ha fatto registrare un aumento non prevedibile dei ricavi.
Come sottolineato dall’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “l’amministrazione ha deciso di recepire la proposta della Siena Parcheggi, anche per ripristinare una corretta riproporzione, sostituendo l’importo di 500mila euro con 750mila per il 2021 da corrispondere al Comune in due rate semestrali di pari importo (entro il 30 giugno e il 31 dicembre dell’anno successivo), anticipando, di fatto, l’importo stabilito per il 2022. Un segnale positivo che dimostra come si sia avviata la ripresa economica della città e del suo territorio”.
RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA, CONTROLLO E VERIFICA DELLE VIOLAZIONI PER ABBANDONO DI INGOMBRANTI E SPAZZATURA FUORI ORARIO SONO STATI OGGETTO DI INTERROGAZIONE DEL GRUPPO “PER SIENA”
E’ stato Vanni Griccioli (Per Siena) ad illustrare l’interrogazione, firmata anche da Massimo Mazzini, Pierluigi Piccini, e presentata oggi in Consiglio comunale per chiedere informazioni sul Piano di raccolta differenziata porta a porta nel centro storico cittadino, e sugli interventi di controllo e verifica delle violazioni per l’abbandono di oggetti ingombranti e spazzatura in orari non consentiti.
Il consigliere richiamando quanto dichiarato sulla TARI dall’assessore Silvia Buzzichelli durante la riunione consiliare dello scorso 19 ottobre e cioè: “La raccolta porta a porta è poco efficace e molto costosa, per cui si provvederà a cambiare la tipologia in favore di una più confacente e meno onerosa”, ha chiesto di conoscere <<le motivazioni sulle quali l’assessore aveva basato la sua asserzione; come è organizzata la raccolta nei ritiri e nel trasferimento verso la struttura di Siena Ambiente per la lavorazione; quale possa essere la metodologia di raccolta dei rifiuti da apportare nel centro storico senese che vada a sostituire il porta a porta e comprendere i suoi costi e benefici; se, sempre nel centro, vengono effettuati i controlli degli ispettori ambientali e quante violazioni sono state verificate e verbalizzate vista la continua presenza di immondizia e materiali ingombranti lasciati fuori orario”.
Nella risposta l’assessore all’Ambiente, Silvia Buzzichelli, ha spiegato che attualmente “il porta a porta nel centro storico è poco efficace perché la frazione dell’organico deve essere estesa a tutta l’area all’interno della cinta muraria”, il servizio infatti nelle modalità in cui “è strutturato, fatta eccezione il Terzo di Camollia, dove è in atto la sperimentazione con la frazione organica da oltre un decennio, prevedono il ritiro dell’indifferenziato dal lunedì al sabato e dal lunedì alla domenica per le Utenze non domestiche. Pertanto il gestore è presente quotidianamente con in mezzi, oltre a dover ripassare a causa delle esposizioni fuori orario che tra l’altro rendono costoso il porta a porta”. Buzzichelli ha dunque chiarito: “Non ho mai detto di togliere questa tipologia di raccolta, visto anche la complessità del tessuto urbanistico cittadino, che consente pochi spazi di manovra ai mezzi del gestore e i vincoli paesaggistico-monumentali a cui dobbiamo attenerci e che sono più rigidi rispetto a città con meno rilevanza storica. Pertanto le soluzioni adottate in altre città, compresa Grosseto, possono non essere applicabili a Siena>>. Non solo, <<il piano di riorganizzazione di Siena risulta più complesso che altrove per la complessità della viabilità e la problematica di togliere posti auto per inserire batterie di diversa dimensione”. Attualmente è “in corso la progettazione della riorganizzazione del servizio nel centro storico per le utenze domestiche e non e, dal momento che il gestore ha ritenuto poco complete e informazioni recepite dal questionario fatto compilare ai commercianti nel lontano 2020, Sei Toscana sta somministrando i sondaggi per avere i dati su cui impostare la riorganizzazione. Il rammarico è quello di aver saputo solo dopo un anno e mezzo che le informazioni raccolte non erano sufficienti, nonostante i continui solleciti all’Ato e al gestore medesimo”, ha proseguito l’assessore.
Buzzichelli ha dunque illustrato l’attività ispettiva che “si è svolta in diverse ore della giornata, e anche in orari notturni, tenendo conto delle specificità contingenti riscontrate nei vari sopralluoghi o nelle segnalazioni ricevute dal call center ovvero di specifiche richieste dell’Amministrazione comunale: dal primo gennaio al 31 ottobre 2021 sono stati eseguiti un totale di 110 turni di ispezione di 6 ore e, per ognuno, sono stati impiegati due operatori con la qualifica di Ispettori Ambientali nominati dal Comune per un totale di 660 ore di controllo del territorio. La maggior parte dei turni di controllo e monitoraggio sono stati eseguiti e hanno privilegiato la parte esterna alle mura del centro storico in considerazione della implementazione del servizio di raccolta con la sostituzione delle postazioni tradizionali con quelle ad accesso controllato per verificare il comportamento dei cittadini e limitare i comportamenti scorretti”. Il tutto senza dimenticare che “nella prima parte dell’anno la pandemia Covid 19 ha condizionato tra aperture e chiusure della diverse attività commerciali i comportamenti dei cittadini”.
Per supportare il processo di controllo del territorio “sono attive postazioni di videosorveglianza e riscontrate 685 situazioni non conformi. Quest’attività ha portato nei primi dieci mesi dell’anno ad elevare 470 sanzioni (412 per utenze domestiche e 58 per utenze non domestiche) per un valore di circa 47.000 euro”.
L’assessore ha, inoltre, fatto presente che “Griccioli, durante lo scorso consiglio, parlava dell’attrezzatura con la pesa di Grosseto, ma secondo questa logica dovremmo applicare questa metodologia a tutta la città per arrivare a una tariffazione puntuale basata sugli stessi crismi”. Ed ha concluso evidenziando che “nel trasferimento dei rifiuti raccolti e trasportati ad Asciano c’è una maggiore attenzione nel non danneggiare il prodotto e non abbassare, quindi, la qualità dello stesso”.
Griccioli nel ringraziare per la risposta e <<per la possibilità da parte del gestore di studiare alternative per non compromettere, durante il trasporto per il successivo riciclaggio, i materiali in vetro in modo che rompendosi non si mescolino agli altri>>, ha fatto presente che al momento “il servizio di porta a porta sia l’unico modello da poter struttura per il centro storico. Eventualmente incentivare maggiormente la sensibilizzazione dei cittadini e dei ristoratori per un’attenta osservanza delle norme di conferimento”.
IL GRUPPO PER SIENA CHIEDE INFORMAZIONI SULLA RIMOZIONE DEI SEMAFORI ALL’INCROCIO TRA VIALE ACHILLE SCLAVO E VIA FIORENTINA
Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) in un’interrogazione presentata oggi in Consiglio chiedono informazioni in merito alla rimozione dei semafori all’incrocio tra viale Achille Sclavo e via Fiorentina e che, come illustrato dal consigliere Griccioli “gestiva in sicurezza il traffico veicolare e l’attraversamento pedonale sia degli abitanti della zona sia dei lavoratori, grazie ad un pulsante che permetteva la prenotazione del passaggio sulle strisce facendo diventare rossi i semafori, bloccando così le auto”.
Griccioli ha, quindi, chiesto, di conoscere “le motivazioni che ne hanno determinato la rimozione; se ci sia l’intenzione di installarne di nuovi, e quali altri dissuasori di velocità e strutture di messa in sicurezza sono stati scelti e installati”.
Il vice sindaco Andrea Corsi ha risposto che “fino alla sua dismissione, l’impianto semaforico di Via Fiorentina ha funzionato con una modalità che non è a norma secondo il Codice della Strada”. Spiegando che “come da art. 41 Cds e artt. 158-169 del Reg. attuazione: un impianto non può essere a lampeggio per l’intera giornata ed entrare in funzione con tutte le lanterne veicolari in rosso (tutto rosso semaforico) alla chiamata pedonale. Per tale motivazione la ditta Citelum, che ha in gestione gli impianti semaforici comunali, non ha preso in carico in quanto non certificabile ed ha eseguito, su richiesta del Comune, negli ultimi anni solo le riparazioni necessarie al funzionamento. A differenza degli altri, quello di Fiorentina-Sclavo non è stato ammodernato con le nuove tecnologie ed ora risulta a fine ciclo vitale perché non sono reperibili sul mercato i pezzi di ricambio, oramai fuori produzione”.
Per ripristinarlo sarebbe quindi “necessario sostituirlo e prevedere un funzionamento a fasi semaforiche che penalizzerebbe notevolmente la viabilità veicolare.
Corsi ha quindi proseguito che “la soluzione migliore in termini di viabilità veicolare e mobilità pedonale è, secondo l’Amministrazione, la trasformazione a rotatoria dell’intersezione. In attesa di questo intervento è stato deciso di eliminare l’impianto che resta però funzionante solo a chiamata pedonale, visto la presenza a soli 70 metri, dell’attraversamento pedonale rialzato di via Fiorentina di recente realizzazione che consente il passaggio dei pedoni in sicurezza, aggravando di poco i tempi di percorrenza pedonale a fronte di un importante aggravio della fluidità veicolare che sarebbe determinato dal funzionamento dell’impianto a fasi semaforiche”.
La nuova rotatoria è prevista dal Piano Operativo all’interno dell’area.
“In attesa di una specifica definizione di tale intervento – ha concluso – per favorire l’attraversamento di via Fiorentina da parte degli utenti che risultano maggiormente danneggiati, dalla scelta effettuata, in termini di percorrenza pedonale ovvero provenienti o diretti verso la strada di Peragna e la fermata del TPL “Bivio di Peragna”, sarà valutata la realizzazione di un attraversamento pedonale luminoso (APL) in viale Sclavo in corrispondenza dell’intersezione. Questo sarà predisposto per l’utilizzo del contributo 2022 in materia di efficientamento energetico e mobilità sostenibile, analogamente a quanto fatto per il contributo 2021 con il quale è prevista la realizzazione di 12 APL”.
Griccioli si è dichiarato “sostanzialmente soddisfatto”, affermando di “restare in attesa che tutti gli interventi illustrati vengano concretizzati perché questa è un’intersezione a scorrimento di traffico molto elevata, nonché fortemente utilizzata anche dai pedoni”.
LA PERMANENZA DEL LUNA PARK IN FORTEZZA AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE DI VALENTINI
La permanenza del Luna Park in Fortezza è stata al centro di un’interrogazione presentata nel consesso di oggi da Bruno Valentini (Pd).
Il consigliere nella sua illustrazione ha spiegato che “il 12 maggio 2019 gli assessori comunali parteciparono a quella che venne presentata come “l’ultima edizione del Luna Park in fortezza”, aggiungendo che lui stesso, con un’interrogazione, aveva chiesto al Comune “che fossero date delle certezze ai giostrai sulla collocazione dei lori padiglioni e che in quella occasione l’assessore Tirelli rispose che si era già in fase avanzata per lo spostamento in un’altra zona”.
Valentini ha poi riportato le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal segretario regionale del Sindacato nazionale spettacoli viaggianti in cui lo stesso Deluca Moruzzi raccontò alla stampa “che, dopo un‘apposita riunione di Giunta Tirelli aveva ufficializzato l’intenzione di spostare il Luna Park”.
“Considerato che si è appreso che recentemente la Giunta ha deciso di riportare, nella prossima primavera, il tradizionale parco giochi in Fortezza senza chiedere ai giostrai una nuova domanda di partecipazione ritenendo valide quelle già presentate negli anni precedenti”, il consigliere ha chiesto di conoscere “le motivazioni di tale inversione di rotta, se ciò rappresenta una scelta definitiva e come si pensa di far convivere questa attività con le altre in programmazione nella stesso spazio cittadino”.
L’assessore al turismo Alberto Tirelli ha risposto spiegando che “nella delibera, approvata dalla Giunta, che forse il consigliere Valentini non ha letto, e, su proposta dell’assessore e vice sindaco Andrea Corsi, si prende atto, anche in base alle indicazioni emerse in altri Comuni e dalle direttive condivise da assessori di altre Amministrazioni coordinati dall’Anci, per la difficile situazione causata dalla pandemia che ha colpito le attività economiche e commerciali tra le quali anche i giostrai, è stato ritenuto opportuno di non richiedere agli stessi una nuova domanda di partecipazione per il 2022, valutando valide quelle già presentate, venendo così incontro alle loro esigenze, senza entrare nel merito di dove collocare il luna park “.
Valentini si è detto “non soddisfatto”, dal momento che “avevo chiesto altro”, aggiungendo che “forse non è ancora stata decisa la collocazione del luna park, ma credo che i giostrai e la città debbano essere informati su dove verrà posto il parco giochi il prossimo anno”.
APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DI MAGI E FORZONI (FRATELLI D’ITALIA) SULLA RICOGNIZIONE, ACQUISIZIONE E MANUTENZIONE DEI DAE
Approvata, all’unanimità, la mozione presentata oggi da Barbara Magi e Maurizio Forzoni (FdI), con all’oggetto la ricognizione, acquisizione e manutenzione dei DAE presenti nei luoghi pubblici del territorio comunale.
Magi, nell’illustrare l’atto, ha informato che il defibrillatore automatico esterno (DAE) rappresenta l’unico trattamento efficace in caso di arresto cardiaco, al punto che se prontamente utilizzato può ridurre del 30% il numero dei decessi, mentre la possibilità di sopravvivenza cala del 10% al passare di ogni minuto.
“Siena nel 2015 – ha ricordato il consigliere – ha installato alcune di queste strumentazioni finanziate dalla sezione senese dell’Associazione cardiotrapiantati Iialiani”. Con delibera di Giunta n. 410 dello stesso anno, infatti, il Comune formalizzò la partecipazione al progetto che prevedeva l’installazione e la messa in funzione dei DAE da parte della stessa associazione e la loro successiva donazione all’Ente, che le avrebbe, con successivo atto, acquisite come patrimonio mobile. “Ma – come ha evidenziato Magi – non è seguita nessuna acquisizione, neppure in seguito ad una successiva delibera, la n. 235 del 2016, con la quale il Comune evidenziava la volontà di sviluppare ulteriormente il progetto con l’incremento del numero dei defibrillatori”.
Non essendo stato formalizzato un atto di acquisizione l’Amministrazione non può, quindi, procedere alla manutenzione dei dispositivi, per questo la richiesta di impegno del sindaco affinché venga fatta una ricognizione dei DAE presenti nei luoghi pubblici e deliberata la loro donazione, così da poter avere a disposizione un apposito capito di bilancio con il quale provvedere alla loro manutenzione.
IL GRUPPO PD INTERROGA IL SINDACO SULL’AVVIO DELLA NUOVA STAGIONE TEATRALE DEI RINNOVATI
I consiglieri PD Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini hanno interrogato il Sindaco sull’avvio della nuova stagione teatrale dei Rinnovati.
“Dopo la lunga interruzione a causa della pandemia – ha spiegato Masi – lo spettacolo “Certi di esistere”, scritto e diretto da Alessandro Benvenuti, direttore artistico dei Teatri di Siena, ha aperto la nuova stagione ai Rinnovati. La pièce, prima produzione del Comune, come si è letto sulla stampa e nata in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana Teatro Nazionale, è andata in scena, lo scorso 19 novembre a Siena, mentre il 20 e il 21 anche al teatro Caos di Chianciano.
Il cartellone dei Rinnovati prevede 11 spettacoli di cui 2 di Alessandro Benvenuti insieme ad altri due dedicati alla danza e, come si è letto, “quest’anno non sono previsti abbonamenti per tutte le rappresentazioni, ma solo un carnet per un massimo di 9 appuntamenti. Sebbene la voglia di ripartire sia tanta, il rischio che nei prossimi mesi torni la necessità di ridurre i posti a sedere, ha sconsigliato di prevedere abbonamenti complessivi come negli anni scorsi”.
“Visto che dei 530 abbonati organizzati, prima del Covid, su tre turni pare che solo una percentuale minoritaria abbia aderito alla nuova soluzione”, ed ha quindi chiesto di conoscere “il numero degli abbonati che hanno scelto l’offerta carnet, il numero di spettatori paganti per “Certi di esistere” rispetto alla media dello storico degli ultimi 5 anni divisi tra abbonamenti e non. Inoltre l’ammontare della partecipazione del Comune alla sua prima produzione, comparato agli incassi delle tre serate”.
L’assessore alla Cultura Sara Pugliese ha risposto ricordando che “il periodo in cui ci troviamo è caratterizzato dalla forte sofferenza del settore dello spettacolo dal vivo, in assoluto, il più colpito dall’avvento della pandemia da Covid-19”.
Sottolineando che “questa Amministrazione, già nel 2020, ha adottato un piano di sostegno rivolto a tutti gli operatori teatrali residenti nel Comune di Siena, devolvendo, a seguito di bando specifico, un contributo a 13 soggetti e preoccupandosi di creare occasione di lavoro programmando la prima produzione del Teatri di Siena. Agli specifici provini hanno partecipato circa un centinaio di attori e attrici per i sei ruoli previsti dal testo scritto e diretto dal Direttore artistico Alessandro Benvenuti”.
Per quanto concerne invece gli spettacoli teatrali e gli eventi culturali in genere, Pugliese ha detto che “questi non possono essere giudicati sulla base degli incassi e quindi della partecipazione, bensì dalla qualità artistica e dal messaggio culturale che ne deriva e che, in generale, i dati che scaturiscono a livello nazionale dai C1 (documento Siae che attesta il numero di spettatori a serata) dei Teatri, non sono purtroppo incoraggianti, né minimamente paragonabili ai numeri del periodo pre-covid. Il dato che mi viene richiesto colloca comunque Siena e i suoi Teatri in una posizione di partecipazione di tutto rispetto”.
Ha poi spiegato che “il carnet, non è paragonabile o assimilabile ad un abbonamento, prevede la costruzione da parte dello spettatore di una sua stagione, scegliendo liberamente gli spettacoli a cui è interessato ed è stata scelta da questa Amministrazione e dalla Direzione Artistica quale forma di tutela del pubblico dal dover anticipare il costo dell’abbonamento stagionale senza sapere se una eventuale recrudescenza della Pandemia possa comportare la nuova chiusura dei Teatri o, quanto meno, una riduzione dei posti. Per tale ragione non si è ritenuto significativo confrontare il dato dei carnet venduti rispetto alla media dello storico degli ultimi 5 anni, divisi tra abbonati e paganti. Il numero totale dei biglietti venduti, nel caso di “Certi di esistere”, è per le tre serate, di 691 così suddivisi: 292 per il turno A di venerdì 19 novembre alle ore 21, 205 per il turno B di sabato 20 sempre alle ore 21, e 194 per il turno C di domenica 21 alle ore 17”.
Concludendo che ““Certi di esistere” è uno spettacolo coprodotto con la Fondazione Teatro della Toscana, alla quale è stato corrisposto un contributo di 60.000 euro quale compartecipazione alle spese del progetto di realizzazione (determina n° 3303/2021), che mette a disposizione delle Compagnie locali una sceneggiatura all’avanguardia e una valorizzazione della loro attività. Anche in questo caso, la scelta dell’Amministrazione si è orientata verso un cambio di paradigma, privilegiando la realizzazione in proprio di uno spettacolo rispetto alla messa in scena di prodotti già esistenti sul mercato. Si tratta di un’operazione da valutare ed eventualmente consolidare per la crescita e valorizzazione delle professionalità locali, non certo in termini meramente economici immediati”.
Alessandro Masi si è dichiarato “insoddisfatto”, perché come ha rimarcato <<non è stato colto il senso dell’interrogazione, che non era certo quello di “misurare” l’arte dal vivo in base ad una semplice rendicontazione. Pur consapevoli che la pandemia abbia causato grandi sofferenze nelle presenze nei teatri così come nei cinema, volevamo sapere come si era attivata l’amministrazione per stimolare il pubblico ad assistere alle rappresentazioni. Se erano state sollecitate tutte le reti e le esperienze in modo da garantire, il più possibile, la partecipazione a questa forma di arte, come è tradizione della città di Siena”.