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Finale perlopiù negativo per le borse europee, mentre a Wall Street procedono in calo Dow Jones (-0,1%), S&P500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,6%), con l’attenzione degli investitori prevalentemente rivolta alla pandemia e alla politica monetaria. Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,2% a 26.817 punti, mentre arretrano il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%).
Resta elevata l’allerta per la diffusione del Covid e in particolare della variante Omicron, in attesa di valutarne l’effettiva pericolosità e l’impatto sull’economia. Da capire anche l’efficacia dei vaccini attualmente in circolazione sul nuovo ceppo, mentre alcuni Paesi come la Gran Bretagna stanno introducendo nuove restrizioni per arginare i contagi.
Focus anche sui dati macro, aspettando il report in uscita domani sui prezzi al consumo di novembre negli Usa, da cui è attesa una nuova accelerazione ai massimi da decenni. L’indice verrà attentamente monitorato anche dalla Fed, in vista della riunione della prossima settimana in cui potrebbero essere forniti indizi sulle tempistiche del tapering e di eventuali rialzi dei tassi di interesse per contrastare le pressioni inflazionistiche.
Nei prossimi giorni sono in programma anche i meeting della Bce, della BoE e della BoJ, da cui si prevede un atteggiamento attendista, vista l’incertezza sull’evoluzione della pandemia.
Oggi, intanto, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno toccato un nuovo minimo dal 1969, attestandosi a 184 mila unità.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,128 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta in area 113,5.
Tra le materie prime frenano le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 75,2 dollari e il Wti (-0,9%) a 71,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano intorno all’1%.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate vola Unicredit (+10,8%) in scia al nuovo piano industriale 2022-2024, seguita da A2A (+1,9%) e Diasorin (+1,7%). Arretrano invece Telecom Italia (-3,5%), Saipem (-2,2%) e Tenaris (-2,0%).
Fonte MarketInsight