Lo scienziato ha parlato anche di monoclonali e di obbligatorietà del vaccino
SIENA. Rino Rappuoli ha presentato oggi pomeriggio nella sede di Confindustria di via dei Rossi il suo libro “I vaccini nell’era globale”. Lo scienziato ha parlato di vari temi, tutti legati alla pandemia.
“I nostri monoclonali – ha spiegato il direttore scientifico, responsabile della attività di ricerca e sviluppo alla GSK di Siena – sono nella fase avanzata della sperimentazione clinica, che dovrebbe portare alla registrazione. Non stiamo andando veloci come avremmo voluto ma con i nuovi casi speriamo di arrivare ad un’analisi intermedia entro la fine dell’anno, inizio 2022”. Scondo il professore “la variante Omicron darà filo da torcere ai monoclonali al momento utilizzati e anche ai vaccini, siamo fiduciosi però che il nostro monoclonale – rispetto alle 32 mutazioni del virus – funzioni. I risultati legati alla nuova variante arriveranno entro una settimana o due. Il virus genererà comunque altre varianti, noi continueremo a fare ricerca senza accontentarci, lavoriamo per essere sempre un passo avanti al virus. Questa variante avrà effetto sui vaccini, con una minore efficacia dopo la seconda dose. Serve la terza dose, poi se la variante risulterà diversa in pochi mesi possono nascere degli specifici vaccini. Andare oltre la terza dose? Vediamo se ci sarà bisogno di ulteriori richiami, la terza intanto è indispensabile. In ogni caso molto dipenderà dalla vaccinazione nel resto del mondo, da noi siamo all’80% ma in Africa si è appena al 6% e questo fa sì che continueranno a generarsi nuove varianti, finchè il mondo non sarà completamente vaccinato”.
“E’ naturale ed umano avere paura di vaccinare bambini, dal momento che si pensa che sono vaccini nuovi e sviluppati in poco tempo, però posso rassicurare tutti che sono sicuri. Sappiamo tutto di loro, possono dare mal di testa o febbre come reazioni locali, ma dopo sono sicurissimi. Stiamo tranquilli e vacciniamo i bambini, il virus continuerà a girare tra i suscettibili, può causare anche malattie gravi nei bambini, sarebbe irresponsabile non vaccinarli”.
“Di base sono stato sempre contrario all’obbligo vaccinale – ha sottolineato Rappuoli -, penso che le persone siano abbastanza istruite per capire che il vaccino sia un bene unico, che ci ha ridato libertà, la possibilità di tornare al lavoro ed ha salvato milioni di vite. Purtroppo molte persone sono contrarie, potrebbe essere dunque un male necessario. Green pass e super green pass sono misure che cercano di costringere a far ragionare chi non vuole ragionare. Se non si riesce con la ragione, va bene l’obbligatorietà”.