La Finanziaria taglia tutto meno che gli aerei da guerra
Di LEXDC SIENA
SIENA. Una delle notizie economiche più importanti per i conti pubblici italiani viene non dalle stanze di Palazzo Chigi, ma dalla Casa Bianca degli USA. Infatti Obama proporrà al Congresso la rinuncia all’ acquisto di nuovi aerei da guerra d’attacco chiamati F-35 B con una riduzione di spesa in cinque anni di 22 miliardi di dollari. Questo aereo è costruito con la tecnologia Stealth in grado di essere quasi invisibile ai radar, può alzarsi in spazi limitati e atterrare verticalmente, con un budget di costo passato dai 50 milioni di dollari iniziali a circa 150 nello sviluppo attuale del progetto.
Uno dei segreti meglio custoditi in Italia al limite della disinformazione totale era che il nostro governo (anche quello precedente di Romano Prodi), si era impegnato ad acquistare 130 modelli di questo aereo – per una spesa preventiva di 15 miliardi di euro – due giorni dopo il terremoto de L’Aquila (per la cui ricostruzione non si trovano in bilancio “appena” 12 miliardi). Ora nelle manovre economiche al risparmio con i sacrifici proposti agli italiani si tagliano i posti di lavoro e la dotazione di carta igienica nelle scuole, ma degli aerei non si deve parlare. Strano, perchè a tutti è chiaro che 130 aerei da guerra di attacco all’Italia non servono proprio, nemmeno per combattere la guerra irregolare dei Talebani.
Qui non c’entrano politica e ideologia, ma buon senso del padre di famiglia e l’articolo 11 della Costituzione (L’Italia ripudia la guerra come strumento …). Anche in televisione era passata solo una frase del sindacalista Cremaschi e poco più, poi c’è stata l’accelerazione domenica a Omnibus con l’onorevole Concia del PD e il programma Report con una puntata intera su Finmeccanica: non è strano quindi che all’opinione pubblica la cosa possa sembrare inverosimile. Barack Obama teoricamente avrebbe dato così un bell’aiuto a Tremonti nella preparazione della legge finanziaria di bilancio approvata venerdì 19 novembre alla Camera: eliminando 15 miliardi di spese inutili per aerei da guerra in favore, ad esempio, del rifinanziamento del fondo della Carta Acquisti o Social Card che dir si voglia che risulta oggi essere privo di quattrini per i cittadini che ne hanno diritto.
Oppure dei tagli ai fondi per gli enti locale in misura complessiva di 11 miliardi, compresi quei soldi (da 435 milioni a 35 milioni) del fondo nazionale per le politiche sociali che servono ai comuni per finanziare la spesa sociale e a far sentire ache i meno abbienti di far parte di una società solidale e pacifica. O ancora la decurtazione del 75% dei fondi destinati al sociale della legge del 5 per mille. Ma le cose in Italia non vanno così. Mentre il programma aereo dei F35-B in Gran Bretagna, Paesi Bassi, Germania e Norvegia viene drasticamente annullato o ridotto ai minimi termini, le Commissioni Difesa di Camera e Senato, con l’ astensione del PD, hanno deliberato un nuovo piano suplementare di spese militari : probabilmente l’ ultima lista del ministro La Russa con un miliardo di euro di armamenti nuovi di cui solo 200 milioni destinati ai reparti combattenti in Afghanistan, ma quasi tutti transitanti per le tasche di Finmeccanica. Ricordiamoci che in totale il bilancio del Ministero della Difesa per il 2011 sarà di 24 miliardi di euro. Che i fondi per la missione nel paese asiatico ammonteranno a 1,5 miliardi di euro di cui solo il 10% andrà in aiuti umanitari, il resto per sostenere la macchina bellica. I poveri possono aspettare. Anzi, nell’ attesa possono continuare a recarsi, dopo le 20, nei cassonetti alle spalle dei supermercati dove vengono gettate tutte le merci deperibili che noon saranno vendibili il giorno dopo. Prima che vadano a male, si possono ancora mangiare.