Appello di Autolinee Toscane ai propri passeggeri. Se non si trovano “origine” e “destinazione”, l’invito è acquistare i ticket per fascia chilometrica.
FIRENZE. Stesse tariffe, stesse linee, stesse fermate. Autolinee Toscane lo ha affermato prima dell’ingresso ed è esattamente così. Ma già dai primi giorni dal nostro ingresso (la prima segnalazione l’abbiamo fatta agli utenti anche via social il 30 ottobre) abbiamo capito che i dati forniti sul servizio dei precedenti gestori, necessari per calcolare il costo di biglietti e abbonamenti su alcune tratte extraurbane (da una città all’altra, nelle varie forme, Pegaso compreso) erano incompleti e spesso incoerenti.
In alcuni casi, una volta inserito “origine” e “destinazione” nel sito, una o entrambe le località, i dati possono mancare e l’importo della tariffa appare diverso da quello reale.
“Siamo molto dispiaciuti per questi sgradevoli contrattempi – precisa Gianni Bechelli, presidente di AT – tanto che abbiamo adottato misure per evitare penalizzazioni per i passeggeri e avvertito del problema i nostri operatori sui bus e alle fermate affinché ne tengano conto nel rapporto con gli utenti”.
Per far fronte a questo inconveniente tecnico è stata già individuata una soluzione tampone: i passeggeri possono acquistare l’abbonamento indicando “fascia” nel campo origine e selezionando nel campo “destinazione” la fascia chilometrica (da fascia 1 a fascia 20) relativa al costo che sostenevano fino al 31 ottobre (fasce e costi disponibili e già noti a chi usa quell’abbonamento).
Per coloro invece che hanno pagato una tariffa superiore a quella corretta sono previsti rimborsi: basta inviare mail con tutte le indicazioni a servizioclienti@at-bus.it.
Autolinee Toscane invita tutti i passeggeri a segnalarci eventuali problemi riscontrati. I nostri tecnici stanno lavorando da giorni per aggiungere tutte le tratte mancanti.
Sono oltre un centinaio le segnalazioni già pervenute e già corrette. Il problema è così sceso dal 5% al 3%. Ma si tratta di un problema complesso visto che il numero delle possibili tariffe (per distanza, tipo di abbonamento, extraurbano, extraurbano con urbano, ecc) sono oltre 4.200.
Nell’aretino ci sono state segnalate alcune decine di tratte teoricamente mancanti o con tariffe non corrette (soprattutto tra Chiusi e Montevarchi), così come a Pisa ci è stato segnalato il caso della tratta Marina di Pisa – Città. In provincia di Lucca, San Romano di Garfagnana e Pescaglia.
In tutti questi casi se non si trova la tratta precisa, basta comprare l’abbonamento per fascia, basandosi sul costo pagato in precedenza. Ciò che è importante al fine di risolvere il problema nel minor tempo possibile, sono le vostre segnalazioni. Confidiamo pertanto nella collaborazione di tutti i passeggeri.
Questo il post del 30 ottobre scorso, con tutte le istruzioni:
In fase di acquisto di un abbonamento “extraurbano” può capitare che nel campo “Origine“ e nel campo “Destinazione” non compaiano località, Comuni, frazioni.
Avviene perché purtroppo non abbiamo ricevuto tutte le informazioni sulle tratte e sulle fasce tariffarie complete, relative ad alcune zone.
Se non trovi la tua località di partenza procedi così:
– Nel campo “Origine” seleziona “Fascia” sia per la Provincia che per il Comune e la Località.
– Nel campo “Destinazione” seleziona “Fascia” sia per la Provincia, che per il Comune. Nel terzo campo “Località”, seleziona la Fascia (da 1 a 20) che hai utilizzato fino ad adesso oppure che produce la tariffa che hai pagato fino ad oggi.
– Controlla la tariffa relativa, deve essere uguale a quella pagata fino ad adesso.
– Prosegui all’acquisto e potrai viaggiare portando con te solo la tessera sanitaria.
Il personale di bordo di Autolinee Toscane è informato della situazione.
Nei prossimi giorni risolveremo il problema. Segnalateci sul form presente su at-bus.it/parlaconat le linee mancanti.