Il presidente Neri: La capacità fotovoltaica è diversa a seconda dei territori. Serve guardare alle zone meno produttive”
“Ci sono zone più esposte all’irradiamento solare che attiva i pannelli – osserva il presidente di Confagricoltura Toscana – e le differenze devono essere considerate, quando, come in questo caso, si parla di investimenti fondamentali per le comunità, che possono diventare fonte di reddito e migliorare la qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo”.
Pensando ai futuri criteri con cui i pannelli potrebbero essere consegnati ai vari Comuni, Neri aggiunge: “Serve guardare alle zone disastrate dal punto di vista agronomico e a quelle meno produttive; considerare la superficie agricola di ogni Comune potrebbe essere un metodo da adottare”.
Non solo: nel complesso dibattito sulle energie rinnovabili, il presidente Neri pone l’accento sul “ritardo” con cui l’Italia intera si sta approcciando alla materia, rispetto agli obiettivi imposti dalla Comunità europea: “Siamo lontani dalla neutralità carbonica che dovremmo raggiungere nel 2050, ma abbiamo il dovere di provarci, superando i vari ostruzionismi che arrivano spesso proprio dai territori, ovvero dai Comuni, costretti a scontrarsi con i cittadini e i loro bisogni”.