A rischio quaranta posti di lavoro stagionali
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SIENA. CasaPound Siena pone di nuovo l’attenzione sulla Sapori e sul destino dei suoi lavoratori.
“Notiamo con estremo piacere il forte interesse e le importanti iniziative messe in atto dalle istituzioni e dai sindacati senesi nei confronti dei lavoratori dello stabilimento dolciario Sapori della Tognazza”. Così ironizza Gabriele Taddei, responsabile provinciale dell’associazione di promozione sociale CasaPound Italia nei confronti del “silenzio mediatico” sulla questione. “Questa settimana è stata realizzata dall’efficentissimo sindacato l’ennesima assemblea degli operai, l’ennesima occasione per prendere tempo da parte dei padroni del vapore in attesa della fine di novembre, con la probabile disattivazione di alcune linee di produzione ed il reinvio a casa dei dipendenti. Perchè nessuno si muove, nessuno alza la voce? Gli ideali sono certamente – quasi tutti – morti da un pezzo, ma queste ottanta persone non hanno diritto nemmeno ad un politicante alla ricerca di qualche voto per le comunali? La Tognazza sarà pure nel comune di Monteriggioni, ma i lavoratori-votanti sono senesi”.
Il rappresentante degli operai di CasaPound all’interno della Sapori, Lorenzo Abbate, rincara la dose affermando (e prendendosene la responsabilità), che “certi sindacalisti sono la vergogna della categoria, personaggi a libro paga di chi di dovere, altri che, ad un passo dalla pensione, si stanno disinteressando completamente della sorte dei propri rappresentati, attendendo con ansia fine mese per il termine delle lavorazioni dolciarie delle feste natalizie che ne chiuderanno la carriera. Una gloriosa carriera sindacale che ci farà perdere quaranta posti lavoro stagionali e ne metterà a repentaglio altri quaranta che, ad ultime notizie, sembra che possano subire la stessa sorte degli operai Fiat di Pomigliano, licenziati per essere – forse – ricontrattualizzati, con abbassamento di inquadramento, livello retributivo e contributivo, pendolarizzazione a 45 chilometri verso Tavarnelle. Se va bene”.
“Notiamo con estremo piacere il forte interesse e le importanti iniziative messe in atto dalle istituzioni e dai sindacati senesi nei confronti dei lavoratori dello stabilimento dolciario Sapori della Tognazza”. Così ironizza Gabriele Taddei, responsabile provinciale dell’associazione di promozione sociale CasaPound Italia nei confronti del “silenzio mediatico” sulla questione. “Questa settimana è stata realizzata dall’efficentissimo sindacato l’ennesima assemblea degli operai, l’ennesima occasione per prendere tempo da parte dei padroni del vapore in attesa della fine di novembre, con la probabile disattivazione di alcune linee di produzione ed il reinvio a casa dei dipendenti. Perchè nessuno si muove, nessuno alza la voce? Gli ideali sono certamente – quasi tutti – morti da un pezzo, ma queste ottanta persone non hanno diritto nemmeno ad un politicante alla ricerca di qualche voto per le comunali? La Tognazza sarà pure nel comune di Monteriggioni, ma i lavoratori-votanti sono senesi”.
Il rappresentante degli operai di CasaPound all’interno della Sapori, Lorenzo Abbate, rincara la dose affermando (e prendendosene la responsabilità), che “certi sindacalisti sono la vergogna della categoria, personaggi a libro paga di chi di dovere, altri che, ad un passo dalla pensione, si stanno disinteressando completamente della sorte dei propri rappresentati, attendendo con ansia fine mese per il termine delle lavorazioni dolciarie delle feste natalizie che ne chiuderanno la carriera. Una gloriosa carriera sindacale che ci farà perdere quaranta posti lavoro stagionali e ne metterà a repentaglio altri quaranta che, ad ultime notizie, sembra che possano subire la stessa sorte degli operai Fiat di Pomigliano, licenziati per essere – forse – ricontrattualizzati, con abbassamento di inquadramento, livello retributivo e contributivo, pendolarizzazione a 45 chilometri verso Tavarnelle. Se va bene”.