Privilegiati il sociale, lo sviluppo economico ed il territorio

SIENA. Sono stati presentati questa mattina i dati relativi al bando ordinario della Fondazione Monte dei Paschi.
Sono state 2.675 le domande presentate, ma le commissioni delegate hanno alla fine scelto 779 progetti, tra cui si segnala quello della clinica universitaria che si occupera di ricerca sulle staminali. Ancora una volta il territorio senese ha fatto la parte del leone, ma la Fondazione non ha trascurato anche il resto d’Italia. La cifra stanziata è destinasta a finanziare progetti presentati da privati e amministrazioni pubbliche. Ad essa vanno aggiunti i 10,3 milioni del bando speciale erogati lo scorso febbraio destinati allo sviluppo economico e al sociale e i 25,5 destinati ad interventi propri 3, 3 milioni per il progetto sud per un totale di circa 109 milioni. Inoltre nel corso dell’anno la fondazione senese ha sottoscritto l’aumento di capitale della Finanziaria senese di sviluppo per 10 milioni. Lo scorso anno per le attività istituzionali la fondazione aveva destinato 179,8 milioni. Ls minore entità delle erogazioni Mancinil’ha spiegata con l’attuale situazione di crisi che ha costretto la fondazione ha far ricorso al fondo di stabilizzazione delle erogazioni per circa 55 milioni. Il
resto arriva da somme destinate in passato a progetti non realizzati.
“Nelle decisioni prese abbbiamo privilegiato i settori dello sviluppo economico e del sociale”ha sottolineato Mancini La stretta ha riguardato numerosi progetti, pur validi – come ha sottolineato il presidente Mancini – ma una scelta andava fatta dando anche un segnale forte (già preannunciata dalle maggiori limitazioni imposte nel bando) e soprattutto cercando di sollecitare alla ricerca di risorse anche presso altre fonti. Accanto a questo, la Fondazione ha reperito oltre 14 milioni da erogazioni non utilizzate e “restituite” dai ercettori perché non utilizzate o perché i progetti erano orami obsoleti.
“Delle nostre partecipazioni parleremo il prossimo gennaio quando discugeteremo ilo docuumento di programmazione annuale che abbiamo approvato e non contiene novità rispetto al passato”Lo ha puntualizzato il presidente della fondazione Montepaschi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle partcipazioni in Mediobanca finora considerata strategica e San Paolo.”Terremo conto -haaggiunto-della valenza strategica di tali partecipazioni, dell’andamento dei tiitolo e delle relazioni che ne derivano”.
Ildirettore generale della Fondazione Marco Parlangeli sulla diversificazione degli investimenti ha aggiunto che “su questo fronte stiamo lavorando. Ci sono una serie di assett che non vendiamo, altri sono partecipazioni stragegicheed altri che possono essere oggetto di vendita. Per vendere – ha aggiunto Parlangeli- bisogna realizzare prezzi buoni. Ora non è il momento favorevole e noi non abbiamo bisogno di farlo”.
Sono state 2.675 le domande presentate, ma le commissioni delegate hanno alla fine scelto 779 progetti, tra cui si segnala quello della clinica universitaria che si occupera di ricerca sulle staminali. Ancora una volta il territorio senese ha fatto la parte del leone, ma la Fondazione non ha trascurato anche il resto d’Italia. La cifra stanziata è destinasta a finanziare progetti presentati da privati e amministrazioni pubbliche. Ad essa vanno aggiunti i 10,3 milioni del bando speciale erogati lo scorso febbraio destinati allo sviluppo economico e al sociale e i 25,5 destinati ad interventi propri 3, 3 milioni per il progetto sud per un totale di circa 109 milioni. Inoltre nel corso dell’anno la fondazione senese ha sottoscritto l’aumento di capitale della Finanziaria senese di sviluppo per 10 milioni. Lo scorso anno per le attività istituzionali la fondazione aveva destinato 179,8 milioni. Ls minore entità delle erogazioni Mancinil’ha spiegata con l’attuale situazione di crisi che ha costretto la fondazione ha far ricorso al fondo di stabilizzazione delle erogazioni per circa 55 milioni. Il
resto arriva da somme destinate in passato a progetti non realizzati.
“Nelle decisioni prese abbbiamo privilegiato i settori dello sviluppo economico e del sociale”ha sottolineato Mancini La stretta ha riguardato numerosi progetti, pur validi – come ha sottolineato il presidente Mancini – ma una scelta andava fatta dando anche un segnale forte (già preannunciata dalle maggiori limitazioni imposte nel bando) e soprattutto cercando di sollecitare alla ricerca di risorse anche presso altre fonti. Accanto a questo, la Fondazione ha reperito oltre 14 milioni da erogazioni non utilizzate e “restituite” dai ercettori perché non utilizzate o perché i progetti erano orami obsoleti.
“Delle nostre partecipazioni parleremo il prossimo gennaio quando discugeteremo ilo docuumento di programmazione annuale che abbiamo approvato e non contiene novità rispetto al passato”Lo ha puntualizzato il presidente della fondazione Montepaschi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle partcipazioni in Mediobanca finora considerata strategica e San Paolo.”Terremo conto -haaggiunto-della valenza strategica di tali partecipazioni, dell’andamento dei tiitolo e delle relazioni che ne derivano”.
Ildirettore generale della Fondazione Marco Parlangeli sulla diversificazione degli investimenti ha aggiunto che “su questo fronte stiamo lavorando. Ci sono una serie di assett che non vendiamo, altri sono partecipazioni stragegicheed altri che possono essere oggetto di vendita. Per vendere – ha aggiunto Parlangeli- bisogna realizzare prezzi buoni. Ora non è il momento favorevole e noi non abbiamo bisogno di farlo”.