SIENA Da Francesco Michelotti – coordinatore provinciale Fratelli d’Italia – Siena riceviamo e pubblichiamo.
“La notizia dell’interruzione delle trattative tra UniCredit e Mef è certamente positiva, ma serve prudenza perchè non abbiamo ancora certezze, per questo terremo alta la guardia, come abbiamo fatto nei mesi scorsi.
Ricordo il convegno organizzato da Fdi a Siena a febbraio insieme al senatore Urso, presidente del Copasir, e successivamente la presentazione di una mozione al Senato e al parlamento europeo, volta a chiedere la proroga dell’uscita del Mef dal capitale della banca. Insisteremo su questa linea ad ogni livello, nazionale e locale.
Abbiamo sempre ribadito la necessità che occorreva più tempo per poter valutare le possibili alternative al progetto proposto da UniCredit, che andava scongiurato.
Siamo soddisfatti perché questa è diventata poi la posizione di tutte le forze politiche e anche del governo. La notizia dello stop alle trattative con Unicredit è la presa d’atto che l’operazione era sbagliata sotto vari profili.
I parlamentari di Fdi hanno dimostrato che quando si hanno le idee chiare, si incide anche stando all’opposizione.
Ora attendiamo notizie certe ma c’è la possibilità di valutare altre strade, come abbiamo sempre auspicato e come ha ricordato anche il sindaco De Mossi.
Rimangono fermi i punti irrinunciabili nella valutazione di altri scenari, quali la tutela del marchio e dell’occupazione; dobbiamo menzionare i buoni risultati registrati dall’ultima semestrale, che saranno probabilmente confermati dai conti del terzo trimestre, grazie al lavoro ed alla serietà mostrata dai dipendenti.
La proroga di sei mesi sugli sconti fiscali permetterà migliori valutazioni in ordine al futuro della Banca, intanto il “fermo” ad UniCredit è un’ottima notizia per la città e il territorio”.
Ricordo il convegno organizzato da Fdi a Siena a febbraio insieme al senatore Urso, presidente del Copasir, e successivamente la presentazione di una mozione al Senato e al parlamento europeo, volta a chiedere la proroga dell’uscita del Mef dal capitale della banca. Insisteremo su questa linea ad ogni livello, nazionale e locale.
Abbiamo sempre ribadito la necessità che occorreva più tempo per poter valutare le possibili alternative al progetto proposto da UniCredit, che andava scongiurato.
Siamo soddisfatti perché questa è diventata poi la posizione di tutte le forze politiche e anche del governo. La notizia dello stop alle trattative con Unicredit è la presa d’atto che l’operazione era sbagliata sotto vari profili.
I parlamentari di Fdi hanno dimostrato che quando si hanno le idee chiare, si incide anche stando all’opposizione.
Ora attendiamo notizie certe ma c’è la possibilità di valutare altre strade, come abbiamo sempre auspicato e come ha ricordato anche il sindaco De Mossi.
Rimangono fermi i punti irrinunciabili nella valutazione di altri scenari, quali la tutela del marchio e dell’occupazione; dobbiamo menzionare i buoni risultati registrati dall’ultima semestrale, che saranno probabilmente confermati dai conti del terzo trimestre, grazie al lavoro ed alla serietà mostrata dai dipendenti.
La proroga di sei mesi sugli sconti fiscali permetterà migliori valutazioni in ordine al futuro della Banca, intanto il “fermo” ad UniCredit è un’ottima notizia per la città e il territorio”.